smart schooling vince la relazione

smart schooling vince la relazione

Organizzare la giornata tra studio dei piccoli e smart working

In questo articolo ti parlerò dell’esperienza che stiamo vivendo noi genitori con i figli in età scolare.

Una quotidianità assolutamente diversa, ricca di impegni che si inseguono e spesso appaiono come in conflitto.

Ti racconterò della mia situazione personale, soprattutto per ciò che attiene l’organizzazione, divisa tra il lavoro e lo studio dei miei bambini, il tutto rigorosamente tra le mura domestiche.

Ti parlerò, infine, delle soluzioni tecnologiche, “fai da te”, ma anche di quelle segnalate direttamente dal MIUR, supportate dal progetto di solidarietà digitale.

Parola d’ordine organizzazione

In un solo weekend ci siamo trovati sopraffatti da una quotidianità che non avremmo mai immaginato.

Nelle prime settimane, per chi come me vive in una zona, originariamente definita “arancione”, la complessità della gestione dei figli a casa è stata superata grazie alla collaborazione tra amici.

A rotazione in base alle disponibilità di ognuno si accudivano i propri figli insieme ad altri compagni, amichetti e ci si occupava di loro proprio come in una grande famiglia allargata.

Ben presto, con l’inasprimento delle direttive e, poi, il definitivo obbligo di distanziamento sociale, ogni nucleo familiare è diventato un’isola a sé, autosufficiente in tutto e per tutto.

I primi giorni di convivenza a casa non è stato semplice spiegare ai bambini perché la scuola fosse chiusa e noi genitori a casa a lavorare.

 

Sì è vero sono una psicologa ma non è stato comunque semplice metabolizzare l’emergenza Covid-19.

Non lo è stato soltanto per noi adulti ma soprattutto per i bambini estremamente incuriositi dal telegiornale che abbiamo poi deciso definitivamente di non guardare più in loro presenza.

Complici i compiti assegnati dalle maestre e la lotta alla noia ci siamo subito resi conto che urgeva un’organizzazione su base giornaliera e settimanale capace di integrare momenti di studio e divertimento.

Ed ecco a te la nostra tabella di marcia con alcune regole:

  • 08.30 sveglia;
  • 08.30 – 9.00 colazione davanti alla TV;
  • 9.00 – 9.30  igiene personale;
  • 9.30 – 13.00 attività di studio;
  • 13.00 – 14.00 pranzo e TV;
  • 14.00 – 14.30 gioco libero;
  • 14.30 – 17.30 attività di studio;
  • 17.30 – 19.30 giochi di famiglia, attività sportiva, lavoretti creativi;
  • 20.00 cena;
  • 21.30 a nanna.

Potrà sembrare uno schema rigido ma, in fondo, ai bambini servono delle routine rassicuranti per avere un proprio equilibrio.

Per quanto riguarda lo studio cerchiamo di creare un piano settimanale rispettoso delle indicazioni degli insegnanti e vario per non far scemare l’impegno e la motivazione.

Di mattina, generalmente, si studiano le materie che richiedono spiegazioni da parte nostra o la memorizzazione di regole.

Il pomeriggio prediligiamo gli esercizi di potenziamento, la lettura, i test e le interrogazioni.

Durante la settimana ci sono, inoltre, gli appuntamenti online con il gruppo classe per approfondire alcuni argomenti o apprenderne dei nuovi.

Non è affatto facile coniugare il lavoro con la gestione di due bambini a casa ma con alcune regole e la collaborazione di tutti non è impossibile.

Le nostre regole:

  • quando mamma o papà sono al telefono non si disturbano o interrompono e si mantiene la voce bassa;
  • si ascolta con attenzione la lezione dei genitori che sostituiscono temporaneamente le insegnanti;
  • per divertirci tutti insieme è importante completare i compiti previsti meglio se nei tempi concordati.

Il pomeriggio terminati gli impegni si gioca insieme.

Cerchiamo sempre di alternare attività di movimento in giardino ma anche in casa (risveglio muscolare, yoga, danza) e lavoretti creativi (pittura, disegno, Lego).

Ti confesso che le attività più manuali fanno benissimo anche a noi adulti perché ci aiutano a rilassarci e a spostare l’attenzione dall’inevitabile preoccupazione per il Covid-19.

Al momento i bambini stanno reagendo piuttosto bene malgrado abbiano dovuto rinunciare a tantissimo sport e movimento, agli amici e più in generale alle loro abitudini fuori casa.

 

Soluzioni fai da te

Nella fase iniziale di chiusura delle scuole le soluzioni fai da te hanno rappresentato la risposta immediata al bisogno di continuità formativa dei nostri ragazzi.

I gruppi whatsApp continuano ad essere infuocati e a rappresentare il canale di comunicazione privilegiato dalle insegnanti data la praticità e la velocità di condivisione.

Il limite? Lo smartphone pieno di messaggi, foto e video.

Molte scuole hanno attivato, in tempi brevi, la piattaforma interna per distribuire le consegne per casa, i materiali integrativi e i test di verifica.

Una soluzione che ha contribuito a fornire una fotografia del livello di digitalizzazione di famiglie e insegnanti.            

Le video lezioni possono essere in differita o live.

Quelle registrate sono generalmente diffuse sulle chat di classe ma possono essere caricate anche su un canale YouTube.

Una didattica consolidata, ormai da diversi anni, soprattutto per le scuole di grado superiore e l’università.

Le lezioni live, generalmente, sono organizzate per piccoli gruppi di studenti e sono tenute su:

  • WhatsApp: un canale che sanno utilizzare tutti ma con il limite relativo al numero di partecipanti in contemporanea;
  • Meet.jit.si: altrettanto pratico ma con funzionalità avanzate come la condivisione dello schermo e la possibilità di ammettere alla call un numero superiore di studenti.

Le video lezioni possono essere in differita o live.

Quelle registrate sono generalmente diffuse sulle chat di classe ma possono essere caricate anche su un canale YouTube.

Una didattica consolidata, ormai da diversi anni, soprattutto per le scuole di grado superiore e l’università.

Le lezioni live, generalmente, sono organizzate per piccoli gruppi di studenti e sono tenute su:

  • WhatsApp: un canale che sanno utilizzare tutti ma con il limite relativo al numero di partecipanti in contemporanea;
  • Meet.jit.si: altrettanto pratico ma con funzionalità avanzate come la condivisione dello schermo e la possibilità di ammettere alla call un numero superiore di studenti.

Gli strumenti della solidarietà digitale

Sul sito del MIUR è possibile accedere a numerose risorse gratuite molte delle quali messe a disposizione dai colossi della Silicon Valley attraverso il progetto di solidarietà digitale.

Di seguito sono solo alcune proposte utili per lo smart schooling:

La solidarietà si esprime anche attraverso donazioni di apparecchiature tecnologiche.

È il caso della Lenovo che ha regalato 150 pc ma anche di più organizzazioni, no profit, al fianco delle famiglie più bisognose per il diritto allo studio dei nostri bambini.

Quello che continuerà a fare la differenza in questo momento storico è e sarà la componente relazionale.

L’attenzione e i piccoli gesti nei confronti dei nostri bambini, anche semplicemente tirando giù lo schermo del nostro portatile quando ci parlano, produrranno risultati inimmaginabili.

Così come la possibilità di incontrare virtualmente amici, compagni e insegnanti.

Rispettare gli impegni di gioco insieme tanto quanto le altre incombenze personali e lavorative.

E tu come stai vivendo quest’esperienza con la tua famiglia e i tuoi bambini?

A proposito Dell'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

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