
Crescita occupazione in Veneto

Il Decreto Dignità non ha arrestato l’incremento occupazionale nel Nord-Est
Il mercato dell’occupazione veneto si conferma in questo inizio di 2019 in netta crescita. È quanto emerge dalle anticipazioni dell’Osservatorio di Veneto Lavoro relativamente ai dati del primo trimestre dell’anno. Da segnalare, a riguardo, un forte incremento dei posti a tempo indeterminato e una percepibile riduzione dei contratti a termine.
E’ evidente che gli imprenditori del Nord-Est continuano a investire e a credere nei loro progetti di crescita malgrado la fase di instabilità economica e di profonda trasformazione normativa in materia di lavoro. Tra gennaio e marzo i posti di lavoro dipendente sono aumentati in regione di 52 mila unità(+60 mila nello stesso periodo del 2018).

E’ evidente che gli imprenditori del Nord-Est continuano a investire e a credere nei loro progetti di crescita malgrado la fase di instabilità economica e di profonda trasformazione normativa in materia di lavoro. Tra gennaio e marzo i posti di lavoro dipendente sono aumentati in regione di 52 mila unità(+60 mila nello stesso periodo del 2018).

Il Decreto Dignità con l’obbligo di apporre la causale ai contratti a tempo determinato al superamento dei 12 mesi o in caso di rinnovo ha contribuito alla suddetta inversione di rotta.
Chi sono i disoccupati che non hanno trovato occupazione in questo primo trimestre 2019?
Facendo riferimento ai dati di Veneto Lavoro si può stimare in circa 140 mila il flusso di utenti che ogni anno si rivolgono ai Centri per l’Impiego della Regione per un supporto nella ricerca di nuova occupazione e nella gestione dello stato di disoccupazione, per il riconoscimento del quale è necessario rilasciare al CPI un’apposita dichiarazione di immediata disponibilità (DID).

Cosa accade dopo l’accesso ai servizi?
Circa il 40% dei disoccupati è interessato da almeno una misura di politica attiva tra orientamento specialistico, formazione, accompagnamento, tirocinio, mentre un ulteriore 10% beneficia degli incentivi previsti per le assunzioni con contratto di apprendistato, a tempo indeterminato o altre specifiche tipologie contrattuali.
Circa 10.000 quelli che lo trovano grazie a un’attività d’intermediazione diretta da parte del Centro per l’Impiego.
Assegno per il Lavoro
L’Assegno è lo strumento di finanziamento messo a disposizione dalla Regione del Veneto per contrastare la disoccupazione di lunga durata. Possono richiederlo tutti i disoccupati di età superiore ai 30 anni, residenti o domiciliati in Veneto, indipendentemente dall’anzianità di disoccupazione.
Dati e successo dell’AXL
Al 31 dicembre 2018 gli Assegni rilasciati dai Centri per l’Impiego del Veneto sono complessivamente 13.863, di cui 2.919 (21%) rilasciati dai Centri per l’Impiego della provincia di Treviso, 2.826 (20%) da quelli di Vicenza, 2.593 (19%) Padova, 2.568 (19%) Verona, 1.711 (12%) Venezia, 646 (5%) Belluno e 600 (4%) Rovigo.
La fotografia fornita da Veneto Lavoro sulla distribuzione per genere della popolazione disoccupata è sostanzialmente omogenea: il 51% dei beneficiari dell’Assegno sono femmine, a fronte di un 49% di maschi.
In merito alla cittadinanza prevalgono nettamente gli italiani (80%), ma con una percentuale di stranieri comunque non trascurabile e in crescita (20%). Circa il 75% dei destinatari ha più di 40 anni (38% nella fascia 40-49 anni e 37% tra gli over 50), mentre uno su cinque è under 40.

La fotografia fornita da Veneto Lavoro sulla distribuzione per genere della popolazione disoccupata è sostanzialmente omogenea: il 51% dei beneficiari dell’Assegno sono femmine, a fronte di un 49% di maschi.
In merito alla cittadinanza prevalgono nettamente gli italiani (80%), ma con una percentuale di stranieri comunque non trascurabile e in crescita (20%). Circa il 75% dei destinatari ha più di 40 anni (38% nella fascia 40-49 anni e 37% tra gli over 50), mentre uno su cinque è under 40.

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