Navigator a lavoro
Il 1 Agosto entreranno in azione!
Con la firma del 17 luglio scorso, nella sede del Ministero del Lavoro a Roma, è stata stipulata la convenzione con Anpal Servizi da parte dell’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. E arrivano i navigator.
Quando in servizio?
La data ufficiale è il 1 agosto ma sul web all’interno dei gruppi che ospitano i tecnici dell’orientamento, vincitori del maxi concorso, aleggiano numerosi dubbi.
Sembrerebbero ancora in attesa di conoscere la propria destinazione e i dettagli dell’ingresso in servizio. E la loro formazione?
Perchè sono tanto attesi
Con l’arrivo dei Navigator, i Centri per l’Impiego, inizieranno a contattare i beneficiari, per procedere alla sottoscrizione del “patto per il lavoro”. Lo step successivo sarà un percorso di supporto finalizzato all’occupazione.
La Regione ha già provveduto a distribuire la presenza dei navigator in base ai fabbisogni: 4 nel Bellunese, 25 nel Padovano, 9 a Rovigo, 22 nel Trevigiano, 27 nel Veneziano, 32 nel Veronese e 23 nel Vicentino.
Il ruolo dei Navigator nei CPI
I nuovi operatori, assunti con contratti di collaborazione fino al 2021, dovranno ora sostenere un periodo di addestramento presso l’Agenzia nazionale per le politiche attive. Dopodichè inizierà il loro inserimento nei CPI territoriali in modo da riuscire ad affiancare e supportare gli operatori dei Centri per l’impiego.
L’obiettivo è accompagnare quanti ricevono il reddito di cittadinanza in un percorso verso l’autonomia economica, la realizzazione personale. Compiti, funzioni e modalità operative dei navigator e di stipula dei “patti per il lavoro” sono dettagliati nella convenzione.
Il punto di vista dell’Assessore Donazzan
“Solo tre regioni, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana, sono pronte a partire con la seconda fase del reddito di cittadinanza, relativa alla stipula dei ‘patti per il lavoro’ – dichiara Donazzan – L’arrivo dei navigator rappresenta un ulteriore supporto. Quest’anno Veneto Lavoro sta assumendo con procedure concorsuali 171 operatori con diversi profili professionali”.
La rete dei servizi per il lavoro
“La qualità del modello veneto – prosegue l’assessore – è universalmente riconosciuta e testata dai 140 mila disoccupati che ogni anno si rivolgono agli sportelli dei Cpi.
I Centri per l’Impiego
I Centri per l’Impiego, grazie all’interconnessione con la rete delle agenzie per il lavoro e i centri di formazione accreditati, sono punti nevralgici di una rete di orientamento e ricerca personalizzata che consente al Veneto di registrare il tasso di disoccupazione più basso d’Italia, paragonabile a quello della Germania”.
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