Work experience – riqualificarsi a lavoro

Work experience – riqualificarsi a lavoro

Oggi vi parlo di una forma di politica attiva, caratteristica del mercato del lavoro veneto, la work experience.

Uno strumento che consente, prevalentemente ai candidati over 30, di riqualificarsi attraverso un percorso di formazione specialistica al quale fa seguito un’esperienza di stage presso le aziende partner del progetto.

I profili d’uscita

Gli enti promotori sono costantemente impegnati nella progettazione percorsi di reskilling e riqualificazione da presentare in occasione dei bandi dedicati alle work experience.

Un aspetto fondamentale è rappresentato dalla capacità di leggere e interpretare i bisogni del mercato del lavoro di riferimento.

Individuare i profili professionali più ricercati dalle aziende locali favorisce la creazione di partnership e garantisce lungo il percorso la possibilità per ogni partecipante di effettuare un tirocinio.

La figura d’uscita deve rispondere a un bisogno specifico del territorio, può essere innovativa ma pur sempre ancorata alle richieste di personale delle aziende.

La formazione

Nelle work experience generalmente le ore di formazione d’aula sono finalizzate a creare le competenze tecniche e trasversali utili per esercitare una determinata mansione.
I gruppi di studenti sono di massimo 10 persone

I programmi sono completi e ben articolati sviluppati su circa 200 ore che comprendono anche degli incontri di orientamento e coaching di gruppo.

L’offerta delle WE è consultabile mensilmente sul portale Cliclavoro Veneto.

Il consiglio?

Rivolgersi presso quegli enti referenziati in grado di garantire il tirocinio al termine delle ore di formazione d’aula.

I programmi sono completi e ben articolati sviluppati su circa 200 ore che comprendono anche degli incontri di orientamento e coaching di gruppo.

L’offerta delle WE è consultabile mensilmente sul portale Cliclavoro Veneto.

Il consiglio?

Rivolgersi presso quegli enti referenziati in grado di garantire il tirocinio al termine delle ore di formazione d’aula.

Il tirocinio

Rappresenta forse l’aspetto più stimolante di questa forma di politica attiva.

Una delle difficoltà più significative, lamentate da chi è in disoccupazione, è il reintrodursi sul mercato del lavoro attraverso un contatto diretto con le aziende.

Le WE possono essere decisive anche nei percorsi non di semplice aggiornamento ma di reskilling completo in cui una persona si reinventa da zero.

Poter sedimentare e sviluppare gli apprendimenti d’aula in azienda è un traguardo che si auspicano i partecipanti indipendentemente da come volgerà al termine lo stage.

I protagonisti
Un ente promotore, delle aziende partner pronte a ospitare i candidati e tanta motivazione come quella delle risorse che scelgono questo strumento di politica attiva investendo tempo, energie, e un pizzico di umiltà per ricominciare a costruire una nuova professionalità.
Come partecipare
Occorre attendere i bandi degli enti promotori consultabili su Cliclavoro Veneto o contattarli direttamente per ricevere un aggiornamento costante. Possono partecipare soltanto soggetti in stato di disoccupazione over 30. Alcuni bandi sono, invece, dedicati a chi e ancora in età di apprendistato.

Presentata la domanda con tutta la documentazione richiesta non resta che attendere la fase di valutazione.

Quest’ultima consiste in un colloquio caratterizzato da un taglio soprattutto motivazionale.
Una volta superati gli step selettivi ha inizio subito la formazione durante la quale si è seguiti da un tutor che agevolerà in un secondo momento l’abbinamento del candidato all’azienda.

Le statistiche divulgate dalla regione sono rassicuranti e invitiamo a mettersi in gioco con le WE: non sono assicurati contratti di lavoro al termine dello stage ma in tanti dopo quest’esperienza si sono riusciti a ricollocare autonomamente.

Quest’ultima consiste in un colloquio caratterizzato da un taglio soprattutto motivazionale.
Una volta superati gli step selettivi ha inizio subito la formazione durante la quale si è seguiti da un tutor che agevolerà in un secondo momento l’abbinamento del candidato all’azienda.

Le statistiche divulgate dalla regione sono rassicuranti e invitiamo a mettersi in gioco con le WE: non sono assicurati contratti di lavoro al termine dello stage ma in tanti dopo quest’esperienza si sono riusciti a ricollocare autonomamente.

A riprova che “lavoro chiama lavoro”.

Vuoi saperne di più? Non ti resta che chiedere!

A proposito Dell'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

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