Recensione Little Black Book.
Una lettura al Femminile…Little Black Book è per tutti.
Una lettura al Femminile? Little Black Book è per tutti quelli che credono nel valore del network e si ritengono “curiosi”.
Un Libro che ha soddisfatto a pieno le mie aspettative alimentate dalle numerose recensioni positive.
In un pratico formato, lo definirei un piccolo concentrato di spunti e linee guida di un’operatività professionale assolutamente “vissuta” e di respiro internazionale.
Lo si può leggere tutto d’un fiato dato il ritmo molto simile ad una piacevolissima conversazione.
Personalmente ho trasformato il mio Little Black Book in un diario, approfittando dell’impostazione grafica asciutta e snella.
Ho inserito appunti e riflessioni scaturite da una prima e più letture del libro.
Sono convinta che consultando questo testo, a più riprese e/o in momenti diversi della propria carriera, così come la stessa Otegha Uwagba sottolinea nella sua introduzione, sia possibile dare un nuovo slancio a quei percorsi professionali caratterizzati talvolta da un momento di impasse. Altrettanto stimolante per chi sente forte in se’ la spinta al cambiamento.
Il testo inizia subito con una chiara e diretta call to action, un invito a non rimandare l’azione quando ci si sente pronti ad accogliere il cambiamento. Alcuni passaggi sono intrisi di un’esplosiva carica motivazionale volti a risvegliare il Coach che è in Noi!
Ho trovato utile e ricco di spunti anche il capitolo sul Personal Branding che viene proposto con un taglio operativo e assolutamente replicabile. Emerge a più riprese l’Autrice e il valore che la stessa attribuisce al networking e alla cura delle relazioni.
A riguardo ho apprezzato l’invito ad “essere sempre la versione originale di se stessi e non la brutta copia di qualcun altro”.
Da donna, mamma e vittima dei ritmi frenetici ho subito adorato l’idea di una “divisa professionale”, un outfit personale che ci renda riconoscibili (dallo stile unico) e che ci aiuti al contempo a fare un po’ di economia, mentale e perché no temporale, le mattine davanti all’armadio.
Non mancano le dritte su un uso responsabile ed autentico dei Social e l’importanza di sviluppare un sano Network, essendo l’Autrice stessa la fondatrice di una community, Women Who ( consiglio di visitarla).
Davvero preziosi i contenuti condivisi con il lettore, dei veri e propri “attivatori di pensiero e motivazione”.
Due capitoli sono poi interamente dedicati alla relazione con il denaro, che mi permetto di segnalare visti gli spunti forniti, non solo per chi lavora in qualità di free lance e/o nel settore creativo.
Li ho trovati utili e trasferibili anche alla realtà dello Smart Working che presenta delle dinamiche/criticità assimilabili a chi lavora free lance soprattutto per ciò che attiene gli aspetti organizzativi e di gestione del tempo.
Il testo ci lascia con i contributi, “perle di saggezza” di Autrici straordinarie e fonte d’ispirazione, insieme proprio grazie al sano e propositivo network.
Sul mio Little Black Book ho sottolineato tutte le frasi di maggiore ispirazione.
Concludo questa breve recensione condividendone una delle mie preferite: “Non badare alla concorrenza. Continua a fare quello che fai e rendilo meraviglioso” (Danielle Pender, caporedattore di Riposte).
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