Trova il lavoro che desideri: come diventare producer

Trova il lavoro che desideri: come diventare producer

Irene Santoro e la sua carriera da producer freelance scopri come seguire le sue orme

CIAO! MI PRESENTO!

Sono un’esuberante ed entusiasta 34enne, nata a Venezia nel (non troppo) lontano 1986, cresciuta a Padova per qualche anno per poi essere adottata dalla città meneghina dall’età di 5 anni.

I miei genitori mi hanno chiamata Irene e mi hanno regalato una meravigliosa “multi -culturalità” italiana che mixa in sé tradizioni made in italy pugliesi, campane ed emiliane.

Questo melting- pot all’italiana (come lo chiamo io) mi ha intrinsecamente permesso di crescere volgendo il mio sguardo, sempre più, oltre confine (quando, con la parolaconfine, intendo sconosciuto, nuovo, da dover scoprire e da cui poter apprendere).

Sono stata una bambina piuttosto introversa e, per svariati anni, il mio unico e rassicurante affaccio sul mondo è stato il cinema, con le sue variopinte storie di vita, di persone, di culture.

Quella timida Irene è poi pian piano cresciuta, diventando una studentessa universitaria di sociologia che dava gli esami mentre lavorava per sovvenzionarsi quei viaggi che le avrebbero finalmente permesso di incontrare quei “confini” visti, fino ad allora, soloattraverso l’oblò della TV.

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La decade 20-30 anni per me si è rivelata meravigliosa perché, nel suo itinere, step by step e con un un andamento spesso tortuoso, sono riuscita a disappannare il confine ignoto della mia persona, riuscendo a guardarmi, riconoscermi ed accettarmi per poi, solo così, riuscire alla fine a darMI voce per trovare il coraggio di giocare il mio all-in.

Un all-In rischioso, ma tremendamente eccitante e liberatorio.

Sentivo che il mio processo di svolta era ormai già in atto ed io dovevo solo seguirlo ed affermare quello che, fino ad allora, soprannominavo “sogno impossibile”.

Dal quel momento sono trascorsi 7 anni e sono felice ed orgogliosa, come il primo giorno, nel potermi presentare a voi come una producer freelance e, nel contempo, una viaggiatrice incallita che è felice di condivide le proprie esperienze!

Arrivati a questo punto, però, sono certa che la domanda nasca spontanea, ossia: chi è una producer freelance? Di cosa si occupa?

Bene, non vedo l’ora di spiegarvelo o almeno di provarci!!!

IL PRODUCER: PROVIAMO A DARE UNA DEFINIZIONE

È la prima volta che mi viene data la possibilità di poter spiegare ad un pubblico ampio la mia professione ed è un’occasione che ho voluto cogliere al volo perché è entusiasmante e prezioso creare rete ed informazione a riguardo!

Iniziamo!!!

Il termine producer è generico e non è da confondere con il producer discografico o con il produttore cinematografico.

Il producer che lavora nel settore dell’audiovideo può essere definito un coordinatore di professionisti e di servizi tecnici.

In questo contesto, però, voglio andare oltre queste definizioni tecnicistiche perché desidero farvi capire nel concreto cosa fa nella pratica un producer.

Il producer è una figura presente in tutte le tipologie di produzioni (TV, spot pubblicitari, campagne digital, videoclip, cinema).

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Ma facciamo un esempio pratico e semplificativo: se Coca Cola deve realizzare lo spot di Natale, a chi si rivolge? Si rivolge ad un’agenzia pubblicitaria che si occuperà di scrivere un soggetto creativo per poi coinvolgere alcune case di produzione (CDP), facendole partecipare alla gara per aggiudicarsi la campagna.

Ciascuna CDP partecipa presentando un/una regista che ha elaborato uno sviluppo creativo del concept di gara ed, una volta che se la aggiudica, la CDP affida il budget dedicato alla realizzazione della pubblicità al producer.

Da questo momento ha il via la produzione effettiva che, nello specifico, si suddivide in 3 fasi:

  1. pre – produzione;
  2. produzione;
  3. post produzione & delivery.

IL PRODUCER NELLE 3 FASI

Finalmente siamo giunti a svelare la parte pratica della professione del producer che vi spiegherò schematicamente per ciascuna fase, riassumendovi figurativamente le “mansioni” del lavoro.

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PRODUCTION DEPARTMANT

Il producer normalmente non è one-man band.

Nelle produzioni medio-grandi, sussiste una vera e propria gerarchia composta da: executive producer, produttore delegato, production coordinator, production manager, line producer, production assistant, runner e location manager.

Su produzioni medio – piccole (che attualmente coprono una larga fetta di mercato) il team di produzione risulta essere “essenziale” e i producer ricoprono più ruoli in contemporanea. Io, ovviamente, lavoro in questo specifico segmento e devo dire che non è per nulla male, anzi!

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Ricoprire più ruoli in contemporanea nasconde diversi vantaggi in termini miglioramento della propria performance professionale nel medio e lungo periodo.

Infatti, tenete presente che in questo modo:

  • affini la tua capacità di lavorare sotto pressione, eliminando pian piano lo stress e l’ansia iniziale;
  • impari “un tuo modo di delegare” (cosa fondamentale e necessaria) stringendo un rapporto di fiducia e stima con il tuo “small team” (nella botte piccola c’è sempre il vino buono!);
  • implementi i contatti con fornitori ad ampio raggio (il lavoro del producer si basa suoi contatti e sulla contrattazione che pian piano puoi perfezionare);
  • impari a gestire più produzioni contemporaneamente.

Quasi dimenticavo: il vostro miglior amico, unico oggetto che bisogna custodire più di un diamante, è il cellulare o meglio, la rubrica! È proprio lei che custodisce l’unico vero “tesoro” del producer ossia ciascun singolo contatto!

Questa è proprio una cosa da non dimenticare!!!!

QUALE PERCORSO FORMATIVO SCEGLIERE

Non esiste nessuno studio specifico da seguire per diventare pruducer né un corso professionalizzante che affronti a fondo questa professione (qualsiasi corso statale o pubblico del settore cinema non approfondisce mai nel dettaglio il ruolo del producer).

Vi posso assicurare che si impara tutto sul campo anzi, vi dirò di più: fate tesoro degli errori e delle “sgridate” perché saranno quelle la fonte più grande di insegnamento!

Con tutto questo non voglio dire che non dobbiate seguire un percorso di laurea e/o corsi professionali del settore cinematografico anzi, tutt’altro! Lo dovete fare!

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Un percorso di studi è sempre formativo ed istruttivo non solo in termini culturali ma soprattutto in termini di responsabilizzazione dello studente che è portato ad imparare e a rispettare delle scadenze, a sviluppare il così tanto noto problem solving, a lavorare in gruppo e ad autogestirsi (tutte skills fondamentali per un producer!).

POSSIBILI SBOCCHI PROFESSIONALI

Fino a questo momento mi sono soffermata su quella figura professionale che io chiamo “producer da set” ma, dato che ci tengo a fornirvi un’overview quanto più possibile precisa e dettagliata, vi propongo a seguire un semplice schema con quelli che possono essere i vari sbocchi professionali del producer.

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IL PRODUCER FREELANCE

Tra le figure che lavorano nel settore dell’audiovideo, il producer è quello che normalmente viene richiesto come figura fissa all’interno di una CDP o di un’agenzia di comunicazione.

In gergo confidenziale è l’unica figura (oltre al montatore e alcune volte al motion graphic) che può ambire al “posto fisso” o a qualcosa di simile.

Spesso gli viene proposto un inquadramento contrattuale a tempo indeterminato oppure una collaborazione in partita iva senza, però, un contratto effettivo con i “benefit” propri di esso.

Perché, quindi, decidere di diventare freelance?

Ci sarebbe molto da dire a riguardo ma di pancia vi dico che, in primis, vi dovete sentire predisposti! Ma vi racconto meglio la mia scelta! Dopo aver maturato diversi anni di esperienza e di collaborazioni continuative (fondamentali ed imprescindibili per la propria crescita professionale ed anche utili per iniziare a sviluppare contatti) dovete essere spinti da quella voglia di sperimentare e sperimentarvi in settori produttivi differenti senza dover per forza stare dietro alla stessa scrivania!

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La mai esperienza a riguardo?

Io “mi sono fatta le ossa” (nel vero senso della parola” prima in TV (facendo parte della “produzione brand” di talent show come X-Factor ed Italia’s Got Talent), per poi passare al settore spot in una piccola ma meravigliosa realtà come la CDP Monkey Talkie per poi decidere, infine, di fare il salto verso la libera professione! Con fatica, tenacia e tanta passione per il mio lavoro, sono riuscita ad ampliare e differenziare le mie collaborazioni che, ad oggi, mi portano a lavorare in molteplici campi: eventi, moda, videoclip e spero, molto presto, di poter dire anche per il cinema!

POSSIBILITÀ DI CRESCITA PROFESSIONALE

È consuetudine che un producer, che inizia la propria gavetta da runner, ambisca, step by step, ad una crescita professionale che lo porta a diventare executive producer (indipendentemente dal fatto di essere fisso o freelance).

Parallelamente, può anche decidere di approfondire il ruolo dell’auto alla regia (1St AD), figura, per molti aspetti vicino a quella del producer e che fa da “cerniera” tra il reparto registico e quello produttivo. L’AD è definibile come il collaboratore del regista che si occupa dell’organizzazione del prodotto audiovisivo da realizzare, della pianificazione delle riprese e dell’organizzazione del set per conto del regista. Tale ruolo si pone a metà strada tra la produzione e la creazione artistica, all’aiuto regista non viene richiesto contributo alla creatività del film, ma deve occuparsi della perfetta pianificazione del film, sia in fase di preparazione, sia in fase di riprese.

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Secondo voi perché mi sono soffermata un po’ di più su questo aspetto?

Esatto… perché io sto percorrendo proprio questa strada che mi sta portando a sperimentarmi anche come AD senza mai abbandonare “la mia indole prepotente e preponderante” da producer!

CONSIGLI PRATICI

Cercate di distinguervi, senza strafare ma con intelligenza 🙂

In relazione del tema “consigli pratici” vi voglio svelare un mio progetto prossimo all’avvio 🙂

Con un po’ di fatica perché molte volte il tempo scarseggia, sto cercando di dare un refresh ai miei social perché, vi posso assicurare, che tutto può fare la differenza!!!!!

Ho deciso di fare un piccolo investimento sulla mia “immagine social”!

Non è sicuramente una cosa richiesta e comune per i producer che, normalmente, utilizzavano i propri canali in maniera non “professionalmente organizzata” ma io ho deciso di provare a fare il contrario anche perché è una cosa che mi diverte 🙂

Ecco che cosa sto facendo (come avrete ormai capito) adoro gli schemi e gli elenchi puntati (li trovo semplici ed immediati, senza dilungarsi con mille parole!!!). Vi aggiungo i link così potete verificare e vedere tutto direttamente:

  • miglioramento profilo LinkedIn: l’ho strutturato in modo da dargli una valenza ed un aspetto di CV online sempre disponibile a tutti. Ricordi?! Per un producer il network è prezioso! Entriamo in contatto su Linkedin! 
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  • creazione di una pagina professionale Facebook: ho creato la pagina e, poco a poco, inizierò a promuoverla e a condividere contenuti inerenti solo al settore dell’audio video (la utilizzerò come “vetrina” del mio lavoro. Questa pagina l’ho collegata anche al mio profilo Instagram) Scoprila e seguila qui!
  • reset del mio profilo instagram: tra pochi giorni (non appena terminerò la mia formazione) darò un avvio nuovo a questo canale così potente. Qui integrerò il mio lavoro alla mia passione per il viaggio (non vi svelo di più, vedrete!!!). Mi sono fatta supporter e consigliare da una super giovane esperta del settore: Valentina Peracchi (ve la super consiglio se avete bisogno di un consiglio pratico sul mondo IG e su come promuovere in modo davvero efficace il proprio business, qualunque esso sia!!!). Lei mi ha aiutata a capire quale identità e stile dare al mio progetto! Non vedo l’ora di iniziare e di mostrarvelo!!! Seguimi subito su Instagram qui 🙂
  • Vimeo: questo canale è usato nel nostro settore per caricare i progetti video realizzati (ha la stessa valenza del sito per noi del settore). Scopri i miei lavori su Vimeo!
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SIAMO GIUNTI AI SALUTI

È stato davvero emozionante scrivere qualcosa che sapevo essere rivolto a voi ma è stato un piccolo viaggio diverso ma emozionante e bellissimo!

Mi auguro solo di esservi riuscita a farvi entrare, almeno per poco, nel mio mondo!

A proposito Dell'autore

Redazione Lavoro con stile

Siamo professionisti accomunati dalla passione per il mondo del lavoro, trends digitali, libri e serie TV. Se lo scrivi, lo puoi fare. Un articolo tira l’altro, un po’ come l’appetito che vien mangiando. Seguici e se ti va condividi i nostri contenuti. Ti aspettiamo nella Community di Lavoro con Stile.

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