Trova il lavoro che desideri: come diventare graphic designer

Trova il lavoro che desideri: come diventare graphic designer

Saba Ercole ci spiega come ha trasformato le sue passioni in un lavoro

In questo appuntamento di Trova il lavoro che desideri lascio la parola a Saba Ercole che si presenta così: “laureata in storia dell’arte, grafico pubblicitario e consulente artistico per gli interni in riproduzione di stile al Seven Project Studio. Bibliofila accanita, amante del cinema d’autore, gattara di professione”.
Ci racconterà il suo percorso professionale che è autentico, fatto di scelte e passioni che si incontrano per dare vita a un lavoro creativo e incentrato sulla relazione con il cliente.
Non perderti i suoi aneddoti e i preziosi consigli di lettura.
Ti aspettiamo nei commenti se ti va per continuare il confronto!

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Saba Ercole si racconta

Chi guarda fuori, sogna pare abbia affermato Carl Gustav Jung. Scrivo pare perché non sempre mi fido dell’accuratezza delle frasi trovate nei cioccolatini. In ogni caso, che Jung lo abbia detto o meno una cosa è certa: mi è sempre piaciuto guardare fuori dalla finestra. Della mia stanza, dell’aula universitaria dove seguivo le lezioni, dei treni presi nella mia vita di studentessa. Mi piacciono le finestre, soprattutto quelle dipinte nei quadri. Adoro le vedute di interni, di stanze con finestre grandissime o piccole quanto il desiderio di una pupilla. Adoro la pittura, ed è per questo che ho studiato storia dell’arte: al liceo era l’unica materia che a cui mi approcciavo volentieri, assieme a storia e letteratura; l’unica che per me avesse un senso concreto. Lo so che per molti blablabla la cultura non paga ma per me non c’è mai stato nulla di più concreto, di più sensato di un ritratto fiammingo o di un sacco lacerato di Burri. L’Arte è sempre stata per me una finestra (ecco che tornano) per guardare il mondo, ma anche per muovermi verso il mondo.

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Arte e movimento, dunque, ed ecco che fa la sua comparsa il cinema. Inizio a studiarlo intensamente e, fresca di laurea, decido di fare nella vita due cose: 1) scrivere di cinema 2) far conoscere il bel cinema agli altri.
Ma come un vecchio treno assalito dai fuorilegge, che ne modificano la corsa, così anche il cinema ad un certo punto decide di modificare il mio percorso. Parlo di banditi impropriamente, come se fosse colpa di fattori esterni; in verità, mi sono resa conto che quei famosi blablabla avevano purtroppo ragione su di un punto: non sempre chi lavora nel settore artistico viene pagato. Però a me l’arte piace, il cinema piace, ho studiato questo per anni e non sono tipa da posto fisso, pur ammettendone l’indubbio fascino. Quindi se l’Arte non riesce a garantirmi uno “stipendio” entrando dalla porta, vedo di passare dalle mie adorate finestre!

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Arte e movimento, dunque, ed ecco che fa la sua comparsa il cinema. Inizio a studiarlo intensamente e, fresca di laurea, decido di fare nella vita due cose: 1) scrivere di cinema 2) far conoscere il bel cinema agli altri.
Ma come un vecchio treno assalito dai fuorilegge, che ne modificano la corsa, così anche il cinema ad un certo punto decide di modificare il mio percorso. Parlo di banditi impropriamente, come se fosse colpa di fattori esterni; in verità, mi sono resa conto che quei famosi blablabla avevano purtroppo ragione su di un punto: non sempre chi lavora nel settore artistico viene pagato. Però a me l’arte piace, il cinema piace, ho studiato questo per anni e non sono tipa da posto fisso, pur ammettendone l’indubbio fascino. Quindi se l’Arte non riesce a garantirmi uno “stipendio” entrando dalla porta, vedo di passare dalle mie adorate finestre!

Come trasformare le passioni nel proprio lavoro

Inizio a studiare grafica pubblicitaria, programmi e regole. La grafica mi piace, mi entusiasma realizzare una locandina così come una partecipazione di nozze. La grafica è l’Arte in prima linea, la creatività in trincea, che assale a baionettate la banalità del quotidiano, pur essendoci in questo quotidiano impastata dalla testa ai piedi.
Grafica, quindi. Ma a quanto pare il film della mia vita è pieno di briganti che assaltano treni, perché anche in questo caso l’assalto fa deragliare la corsa verso una fermata inaspettata: l’architettura.

Si, lo so, architettura, design, arte insomma, sempre lì siamo (e meno male!) ma non avevo mai considerato di lavorare per uno studio di architettura. O meglio, pensavo avrei potuto lavorarci come grafico, ma non come storico dell’arte. Con un colpo di scena, l’Arte spalanca la porta, mi prende a schiaffi in pieno viso e mi dice: ora metti al lavoro!
Il lavoro in questione è per lo studio di architettura Seven Project Studio: hanno bisogno di un consulente artistico per gli arredi e gli interni in riproduzione in stile. Che cos’è la riproduzione in stile? Quando vedete un bel negozio in stile liberty o, in una sala ricevimenti, un elegante divano in stile barocco, ecco quella è la riproduzione in stile. E per fare questo serve studiare arte, conoscere i dipinti, materiali, stoffe, teoria del colore. Inizio a lavorare per il Seven Project Studio, collaborazione che dura tutt’ora e che si sta allargando verso altri sbocchi: dall’arredamento di interni per abitazioni private al contract per le attività commerciali fino all’allestimento di mostre ed eventi.

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Si, lo so, architettura, design, arte insomma, sempre lì siamo (e meno male!) ma non avevo mai considerato di lavorare per uno studio di architettura. O meglio, pensavo avrei potuto lavorarci come grafico, ma non come storico dell’arte. Con un colpo di scena, l’Arte spalanca la porta, mi prende a schiaffi in pieno viso e mi dice: ora metti al lavoro!
Il lavoro in questione è per lo studio di architettura Seven Project Studio: hanno bisogno di un consulente artistico per gli arredi e gli interni in riproduzione in stile. Che cos’è la riproduzione in stile? Quando vedete un bel negozio in stile liberty o, in una sala ricevimenti, un elegante divano in stile barocco, ecco quella è la riproduzione in stile. E per fare questo serve studiare arte, conoscere i dipinti, materiali, stoffe, teoria del colore. Inizio a lavorare per il Seven Project Studio, collaborazione che dura tutt’ora e che si sta allargando verso altri sbocchi: dall’arredamento di interni per abitazioni private al contract per le attività commerciali fino all’allestimento di mostre ed eventi.

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Poche volte mi è capitato di ripercorrere le mie esperienze lavorative non attraverso un asettico curriculum, bensì tenendo conto di un unico fil rouge. E il fil rouge della mia vita sono…le finestre! Scherzo, ovviamente: è l’Arte, che è sempre stata capace di dare senso a tutto quello su cui si è posato il mio sguardo e grazie alla quale sono riuscita a trovare gli strumenti per reinventarmi di volta in volta, a seconda delle necessità e opportunità lavorative.

Come diventare graphic designer

Per chi magari, leggendo la mia storia, si è incuriosito e vorrebbe sapere come fare a poter iniziare un percorso lavorativo nel settore della grafica pubblicitaria o dell’arredamento di interni, vorrei dare qualche piccolo consiglio, che traggo dalla mia esperienza quotidiana:

* on line e off line ci sono tanti corsi per apprendere come usare i programmi di grafica e le regole dell’arredamento e del design, ma oltre i corsi è importante leggere molto. È importante guardare molto. E non intendo manuali di teoria e tutorial, intendo libri e film che vi aiutino ad ampliare e nutrire il vostro senso estetico. Libri illustrati, cataloghi di mostre, foto di paesaggi, libri di poesia, film d’autore: vi assicuro che spesso l’ispirazione per un lavoro può scaturire da un quadro o un verso letto su un libro comprato alla bancarella dell’usato; dalla scena particolarmente bella di una serie TV o dalla foto di un lupo nel bosco illuminato dalla luna. La creatività è fondamentale per fare questo lavoro ed essa va nutrita quotidianamente
* il bello di chi lavora nel settore delle arti creative come libero professionista è che non si è mai troppo vecchi: non sono lavori con una “data di scadenza” e questo perché non conta quanti anni hai ma quante belle e buone idee hai nella tua mente. Spesso il fattore età è stato per me fonte di preoccupazione, ma lavorando come grafico o come consulente artistico per l’arredamento di interni nessuno mi ha mai chiesto l’età!
* non preoccupatevi se non siete dei super maghi di Photoshop, studiate bene le basi dei programmi di grafica ma non pretendete che un corso vi insegni tutto: molti trucchi e finezze si apprendono lavorando

I consigli di lettura di Saba e i suoi contatti diretti

Prima di salutarci alcuni consigli di lettura:

Rudolf Wittkower, Nati sotto Saturno. A mio parere, uno dei più bei libri di storia dell’arte mai scritti

Fergus Fleming, I ragazzi di Barrow. Un libro sui grandi esploratori britannici del 19° secolo. Ognuno di questi personaggi meriterebbe un film o una serie TV dedicata. Alcuni in effetti l’hanno avuta

Carlo H. De Medici, Gomoria. Romanzo tardogotico con alcune fantastiche e sensuali descrizioni di interni.

Se vuoi scrivermi per saperne di più puoi visitare sevenprojectstudio.com o scrivermi su info@sevenprojectstudio.com.
Ti aspetto nei commenti se ti va!

Circa l'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

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