Riqualificarsi professionalmente
La riqualificazione professionale è, ma non solo, un tema frequentemente associato alla cosiddetta digital transformation.
Intesa in questo caso, come la corsa all’adeguamento delle proprie competenze digitali.
Quando si lavora come dipendenti spesso si traduce in una proposta formativa, a cura dell’azienda, tarata sui bisogni specifici del proprio personale. Come potrebbe essere, ad esempio, un intervento mirato ad istruire sull’utilizzo di un nuovo gestionale o ad informare circa l’introduzione di procedure per la sicurezza informatica.
La riqualificazione professionale è soprattutto, a mio avviso, un percorso di aggiornamento, d’implementazione di contenuti, di competenze e talvolta anche di esperienze che non può prescindere da un’attenta analisi e da una successiva definizione degli obiettivi.
Negli ultimi dieci anni, prevalentemente come recruiter ma anche come consulente di carriera, ho potuto constatare leggendo numerosi CV, senza incorrere in generalizzazioni, che la formazione spesso non fa parte di un piano o di una scelta ponderata.
La riqualificazione professionale è soprattutto, a mio avviso, un percorso di aggiornamento, d’implementazione di contenuti, di competenze e talvolta anche di esperienze che non può prescindere da un’attenta analisi e da una successiva definizione degli obiettivi.
Negli ultimi dieci anni, prevalentemente come recruiter ma anche come consulente di carriera, ho potuto constatare leggendo numerosi CV, senza incorrere in generalizzazioni, che la formazione spesso non fa parte di un piano o di una scelta ponderata.
Questo perché spesso si seguono i corsi più per opportunità che per strategia
Nei miei programmi di orientamento e riqualificazione il primo passo è rappresentato sempre da una valutazione accurata della storia formativa e professionale della persona.
È importante fare un bilancio delle risorse in attivo per valorizzarle nella fase in cui ci si propone sul mercato.
Avere un report delle proprie conoscenze più o meno teoriche su un argomento, della frequenza di corsi aziendali o certificazioni è utile soprattutto per far emergere gli eventuali bisogni formativi in funzione degli obiettivi professionali.
Definiti questi ultimi diventa possibile strutturare un programma di riqualificazione che potrai ampiamente riciclare anche in seguito per la tua formazione continua.
Iniziamo!
Come dovrai procedere:
- Valuta se nel tuo caso serve semplicemente un aggiornamento delle competenze o un’implementazione delle stesse;
- In base ai tuoi obiettivi professionali crea una mappatura delle conoscenze che potrebbero servirti dividendole tra tecniche e trasversali;
- Consultando gli annunci di lavoro del tuo mercato di riferimento cerca di leggere tra le righe quelle più richieste e che potresti includere nel tuo bagaglio personale;
- Fissa un budget per la frequenza di corsi specialistici;
- Informati con il tuo Centro per l’impiego sulle opportunità di formazione finanziata destinate sia ai lavoratori dipendenti che a soggetti disoccupati;
- Segui Lavoro con Stile e scopri sulla rubrica “Provati per te” i corsi e-learning gratuiti che potrai seguire comodamente da casa.
Affinché il tuo programma funzioni dovrai procedere in modo organizzato fissandoti degli obiettivi a medio e lungo termine in tempi altrettanto ben definiti.
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