Recensione libro Selezioni inumane di Denis Murano e David Buonaventura
Dopo il grande successo di Risorse Inumane il ritorno di Denis Murano per parlare di selezioni e colloqui sopra le righe
Ricordo ancora le emozioni, molto prossime all’indignazione, provate leggendo Risorse inumane.
Se ti va, puoi leggere qui la mia recensione. Quello che in quell’occasione suscitò subito una mia forte reazione furono i toni e la crudezza con cui per la prima volta si parlava di argomenti tanto delicati e mai affrontati cosi prima d’ora.
Un Autore che ricorre a uno pseudonimo, ammetterai che è bizzarro.
Passano i mesi ed eccoci con un sequel che merita altrettanta attenzione perché questa volta si parla di una fase operativa specifica quella della selezione.
Come è mia abitudine nelle recensioni dei libri che curo personalmente procederò con la seguente struttura:
- breve trama;
- perché è un libro da leggere;
- la parte che ho apprezzato di più.
Se segui le mie interviste agli autori, nella rubrica Appuntamento con il Talento, sai che amo rivolgere spesso questa domanda: “A quali bisogno del lettore risponde il libro?”.
In questo caso ti do una piccola anteprima e risponderò io a questa domanda.
Selezioni inumane richiama l’attenzione degli addetti del settore, i recruiter, affinché riprendano contatto con quei valori che li hanno spinti ad intraprendere questa professione: la relazione e il rispetto dell’Altro.
Per i candidati suona come un invito a volersi più bene, pretendere rispetto e risposte da chi non è chiamato a “giudicarli” ma a valutarli e accompagnarli in un percorso basato sulla reciprocità di informazioni e relazione.
Breve trama Selezioni inumane
Se non hai letto Risorse inumane, ecco per te la mia recensione, non è comunque un problema, ma se puoi ti consiglio di leggerlo.
Un po’ come avviene per le saghe, conoscere le origini di un prodotto editoriale può essere molto interessante per comprenderne evoluzioni e sottili collegamenti.
Il testo, infatti, si apre con la condivisione dell’aneddoto che ha fatto sì che gli Autori si conoscessero e decidessero di iniziare a collaborare ad un progetto comune.
Denis Murano non aggiunge tanto di più di sé, rimanendo trincerato nella sua coltre di mistero.
David Buonaventura, al contrario, è un professionista noto soprattutto per le sue attività di consulenza e il suo percorso di accompagnamento alla carriera: colloquio diretto.
Il testo è idealmente suddiviso in due parti, integrato, infine, da un breve glossario e i ringraziamenti che sono tutt’altro che retorici.
Nella prima parte del libro i contenuti sono sviluppati seguendo una doppia prospettiva: recruiter e candidato. L’idea di fondo immagino sia quella di mostrare un dietro le quinte spesso incomprensibile al candidato. Il risultato è decisamente riuscito, ma è chiaro che si tratta comunque di “una delle possibili visioni”, non si può generalizzare! È indubbiamente quella meno edulcorata in pieno stile Denis Murano.
Nella seconda parte, invece, la parola è lasciata alle testimonianze e alle storie vere.
Cosa aspettarsi? Di tutto! Ben oltre la tua immaginazione.
Del resto da HR posso confermarti che non ci sono due colloqui uguali, la chimica nella relazione e il contesto possono fare ampiamente la differenza.
Perché Selezioni inumane è un libro da leggere
Selezioni inumane è indubbiamente un libro da leggere, perchè osa, attacca con coraggio un modo di lavorare e intendere la professione che va rivisto.
A differenza del primo testo dell’autore qui ho trovato situazioni che obiettivamente si verificano soprattutto tra gli addetti poco esperti, demotivati o più semplicemente buttati al macello senza un’adeguata formazione tecnica e “umana”.
Non aspettarti risate distese, ma non rinunciare a un pizzico di ironia da usare come lente per approcciare al meglio le storie proposte.
Ti riporto qui di seguito, a supporto di quanto detto una parte dei ringraziamenti degli Autori:
“Vogliamo ringraziare tutti gli stagisti con almeno dieci anni di esperienza. I candidati troppo vecchi per qualsiasi ruolo. Quelli che vengono giudicati dalla copertina. Tutti quelli appesi a un <<le faremo sapere>>…a tutti i candidati vessati, umiliati e incompresi va il nostro ringraziamento per avere il coraggio di non mollare mai”.
Troverai tante frasi che risuonano costantemente nella testa di candidati e recruiter, ci sono storie che sfiorano l’assurdo ma altre fin troppo vere e verosimili.
Come scrissi anche nel caso di Risorse inumane siamo di fronte con Selezioni inumane ad un libro che vale la pena leggere anche semplicemente per dissentire, per prendere le distanze da un modo di intendere ed esprimere la professione di HR che non è etico e non piace.
Resta, comunque, il fatto che ancora molti addetti ai lavori mettono in scena situazioni sovrapponibili a quelle raccontate dagli Autori, e non va affatto bene.
Bisogna uscire la testa dalla sabbia e difendere, da una parte, i diritti di chi cerca lavoro e vive una situazione di fragilità, ma dall’altra non generalizzare perchè non tutti i professionisti che operano nelle risorse umane sono come quelli descritti.
Hai già letto il libro o vuoi più semplicemente dire la tua?
Sei il benvenuto nei commenti!
Buona lettura.
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