
Recensione libro Risorse Inumane

Il lavoro degli HR sotto una provocatoria lente cinica
Mi hanno consigliato sia colleghi che conoscenti la lettura di Risorse Inumane.
Ho preso tempo perché il titolo non ha sul principio catturato la mia curiosità.
Qui su Lavoro con Stile amo recensire i libri che preferisco, che ritengo utili, anche, come in questo caso, per aprire un confronto costruttivo.
La premessa per dire che i contenuti e alcune riflessioni dell’Autore non incontrano il mio pieno favore ma, credo possa essere stuzzicante, misurarsi con qualcosa di dissacrante, per confermare il proprio ideale e punto di vista professionale.
Il libro-diario che vi sto per raccontare non può essere ricondotto a un volto, ma solo a uno pseudonimo.
Del dottor X sappiamo che è il responsabile delle risorse umane di una grande azienda.
A sua detta, ecco come si presenta:
“Ha 38 anni, è brillante e preparato, adora il suo lavoro.
Ha solo un piccolo problema: odia le persone”.
Risorse Inumane perchè è un libro da leggere
In questo racconto, crudo, ironico, costellato di situazioni grottesche, il dottor X permetterà ai lettori di sbirciare dietro le quinte della sua attività quotidiana e mostrerà loro le dinamiche e i tipi umani di una azienda italiana.
Non si parla soltato dell’ufficio HR ma della vita in azienda, del cosiddetto management e degli equilibri con i quali si deve fare i conti.
In molti custodiscono il desiderio, anche forse per moda, di voler lavorare nell’ufficio delle risorse umane di un’azienda. Altri scelgono volutamente la strada della consulenza.
L’Autore ai sognatori, agli idealisti si rivolge più o meno direttamente quasi con un sospiro che un interrogativo come per invitarli a una doverosa riflessione: ma sai cosa ti aspetta veramente?
Non è un testo accomodante e in molti passaggi, a mio avviso, esagera volutamente.
Le storie e i casi reali vissuti dal protagonista mettono in evidenza una realtà comunque di possibile riscontro che si insedia all’interno di un mondo che continua ad affascinare.
Quello che ho apprezzato in assoluto?
La volontà e la capacità di affrontare temi forti della professione:
- licenziamenti;
- accordi e buone uscite;
- temi caldi relazionali.
E ancora conflitti e dissidi interiori di un HR.
Ma il bene dell’azienda corrisponde con il nostro? dei nostri colleghi?
Ecco questo è un primo interrogativo su cui dovremmo riflettere.
Chi lavora nel campo delle risorse umane, talvolta, anche se animato da passione e professionalità, deve necessariamente fare delle cose che non sempre corrispondono esattamente ai suoi valori.
Ti chiedi se è successo anche a me?
Certamente, ma tranquillo, forse il mio senso etico è piuttosto ortodosso.
Ogni professionista ha il suo limite, il mio fortunatamente è salvo e inviolato.
Nella lettura del libro emerge forte anche la necessità di chiarire il ruolo del manager e ciò che fa.
E tu sai esattamente di cosa si occupa il tuo ufficio HR?
Prova a chiedere loro di raccontartelo…
Considerazioni conclusive
E che dire della provocazione dell’Autore secondo cui l’egocentrismo dei manager vi è attaccato quasi come una seconda pelle sul corpo.
Un’immagine forse un po’ forte ma con il suo fondamento di verità.
Una realtà che in un modo o nell’altro, con tinte e odori diversi ognuno di noi ha sperimentato o vissuto in azienda.
Questo è il motivo per cui ti consiglio vivamente di leggere Risorse Inumane.
Come direbbero i miei cari amici e colleghi fiorentini un libro che favorisce la riflessione immediata, proprio come uno schiaffo.
Buona lettura e ci vediamo nei commenti per parlarne insieme se ti va.
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