Recensione libro Padrone del tempo
Una guida pratica per la gestione del tempo all’interno di un libro che si legge volentieri
“Togli tutto dalla tua testa…e solo quando essa sarà vuota, avrai spazio per coordinare la tua vita ed avere il pieno controllo di essa”.
Inizia così quella che definirei una vera e propria guida sulla gestione del tempo di Antongiulio Pisano.
Quella che ti propongo, infatti, non è solo una recensione ma soprattutto la condivisione di una proposta di un metodo per la GESTIONE DEL TEMPO.
Ti aspetto come sempre nei commenti se ti va per continuare il confronto.
L’autore sostiene che il libro si può definire come “una guida definitiva che ti insegna come prendere il controllo del tuo tempo e diventare super-produttivo con il GTD, il metodo di Time Management più efficace al mondo, in una versione super condensata con tecnica “leggi e applica” in 12 semplici passi, per essere operativo in sole 24 ore”.
L’autore sostiene che il libro si può definire come “una guida definitiva che ti insegna come prendere il controllo del tuo tempo e diventare super-produttivo con il GTD, il metodo di Time Management più efficace al mondo, in una versione super condensata con tecnica “leggi e applica” in 12 semplici passi, per essere operativo in sole 24 ore”.
I 12 passi del metodo GTD
Ma andiamoli a vedere insieme questi semplici 12 passi, che in realtà si identificano con i capitoli del libro stesso.
1. Il contenitore di raccolta (l’inbox): cominciamo con il creare un raccoglitore dove inserire tutte le cose che vogliamo riorganizzare o ordinare. L’importanza di un contenitore per la raccolta è dettata dal fatto che senza di esso non potremo mai svuotare la nostra mente da tutto quello che abbiamo in testa, non potendone avere il completo controllo mentale;
2. Il Block notes: la funzione del blocco note apparirà anche un pò retrò ma in realtà ci servirà per continuare a svuotare la mente da tutto ciò che ancora risiede solo lì. Dobbiamo necessariamente portarlo dietro e per poterci segnare tutto ciò che ci può venire in mente come cose da fare, idee, progetti.
3. Il flusso di lavoro: Ora prendiamo il nostro raccoglitore e cominciamo ad analizzare ogni singolo elemento che abbiamo depositato seguendo lo schema nell’immagine.
3. Il flusso di lavoro: Ora prendiamo il nostro raccoglitore e cominciamo ad analizzare ogni singolo elemento che abbiamo depositato seguendo lo schema nell’immagine.
4. Organizzare l’ambiente di lavoro: è chiaro che potrai organizzare il tuo ambiente di lavoro come meglio credi ma la cosa più importante che dovrai tenere presente è sicuramente quella di fare in modo di avere quante meno cose possibili da gestire sul tavolo; dovrai essere molto organizzato e dotarti di quello che ti serve necessariamente per gestire le cose del tuo raccoglitore
5. L’Archivio: Prova adesso a crearti il tuo archivio e la cosa più veloce ed immediata da fare è crearti un archivio con le lettere dell’alfabeto in modo tale che ogni cosa che nominerai la conserverai nel faldone o nella cartella della lettera iniziale del tuo documento o del tuo file; è un modo come un altro di archiviare tutto ma forse questo è il più efficace per non perdersi le cose. Potrai non archiviarle nel posto giusto però potrai sempre trovarle.
6. Le liste: non potendo dividere le cose che hai da fare in liste separate a seconda che si tratti di lavoro, vita privata o altro dovrai necessariamente unire tutto in un’unica lista per poter organizzare bene la tua giornata e interconnettere tutte le attività che dovrai fare. Ti basterà un foglio o una semplice app come “promemoria” se hai uno smartphone.
7. Il calendario e lo scadenzario: come potete immaginare il calendario risulterà fondamentale per inserire delle attività da fare così come lo scadenzario che dovrà essere utilizzato solo quando strettamente necessario ovvero per ricordarti che una cosa che va fatta in un giorno preciso, in un’ora qualsiasi di quel giorno; se ci fosse anche un’ora ben precisa nel giorno allora segna l’attività anche in agenda.
8. I progetti: tutte quelle attività che fanno parte di un qualcosa di più grande e convertono nel raggiungimento di un unico obiettivo possiamo definirle progetti. La disquisizione in merito potrebbe diventare infinita per cui qui ci limitiamo a dire che se ci sono delle attività che confluiscono in un unico punto di arrivo e grazie alla loro realizzazione danno un loro contributo unico allora tiriamole fuori dall’archivio e inseriamole all’interno di un progetto che nomineremo adeguatamente.
9. La gestione delle e-mail: a tutti noi capita di caselle mail piene di messaggi da leggere o talvolta leggiamo solo ciò che ci interessa e lasciamo come non letto tutto il resto; non dobbiamo però lavorare sull’emergenza. La prima cosa da fare è creare anche in questo caso delle cartelle all’interno della posta e smistare le mail in queste cartelle che poi dovranno essere lavorate. Ritagliatevi parte del tempo in cui fate solo questo lavoro sia da un punto di vista professionale sia per quella che è la vostra mail privata.
10. Le check list: “per quanto possa sembrare stupido fare delle liste, è invece molto importante per ottenere il nostro scopo di avere la mente libera. Avere una lista che ci garantisce anche psicologicamente, che non dimenticheremo nulla perché spunteremo via via le cose che facciamo, ci libera dallo stress in modo incredibile”; l’autore con questo passo ci fa capire esattamente cosa intende per check List; va da sé che la check list funziona se fatta scientemente e non buttata giù senza un minimo di attenzione.
10. Le check list: “per quanto possa sembrare stupido fare delle liste, è invece molto importante per ottenere il nostro scopo di avere la mente libera. Avere una lista che ci garantisce anche psicologicamente, che non dimenticheremo nulla perché spunteremo via via le cose che facciamo, ci libera dallo stress in modo incredibile”; l’autore con questo passo ci fa capire esattamente cosa intende per check List; va da sé che la check list funziona se fatta scientemente e non buttata giù senza un minimo di attenzione.
11. Il “prossimo passo”: la cosa più importante che bisogna iniziare a comprendere non è quella che ci sta guidando nel fare le cose in questo momento ma quale dovrà essere la cosa che dovremo fare dopo ovvero il prossimo passo da compiere. Chiedersi quale sia il prossimo passo, secondo l’autore, può condurre ad un magico sblocco immediato se ci siamo bloccati in un punto e non riusciamo ad andare avanti.
12. La verifica settimanale: una volta che seguiamo tutti i passi precedenti diventa fondamentale ogni settimana verificarne l’andamento. Dovrai ritagliarti uno spazio obbligatorio in settimana per poter effettuare le tue verifiche. Vanno verificate le liste, i progetti e gli appuntamenti per la prossima settimana. Fallo prima di concludere la settimana così se avrai dimenticato qualcosa potrai recuperare prima che sia troppo tardi.
Bene, non mi resta che augurarti un buon allenamento con il metodo GTD!
Probabilmente hai già un tuo modus operandi, ma come spesso affermo, può essere utile integrare più strumenti, per poi creare un proprio metodo su misura.
Se ti va di parlarne insieme come sempre ti aspetto nei commenti.
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