Recensione libro La Vucciria

Recensione libro La Vucciria

La Vucciria: dal quadro alla realtà. Dal romanzo di Andrea Camilleri.

Questo particolarissimo libro coniuga due mie grandi passioni: quella per la lettura e quella per la storia dell’arte. Inoltre ci offre la possibilità di conoscere il compianto Andrea Camilleri in una inedita versione di narratore ispirato dalla grandiosa tela del pittore Renato Guttuso raffigurante il famoso mercato palermitano, La Vucciria appunto. Quindi, non solo realtà quotidiana e casi polizieschi, ma anche storia, teatro, pittura hanno alimentato il genio e la creatività dell’eclettico autore siculo.

La-Vucciria

Breve trama La Vucciria

I protagonisti del racconto sono due personaggi del famoso omonimo quadro di Guttuso: Anna, la bella donna vestita di grigio, vista di spalle in primo piano e Antonello, il giovane malinconico dai capelli neri che le viene incontro. Camilleri intreccia la narrazione della loro storia d’amore con quella della vicenda di un’altra Anna, moglie adultera condannata nel Cinquecento dalla Santa Inquisizione a essere murata viva per aver tradito il marito. Intorno a loro, gli altri personaggi del quadro assistono silenziosi alla vicenda, bloccata in un tempo irreale e dilatato, che quasi sembra fermare e sospendere la vita pulsante del mercato palermitano.

Perchè La Vucciria è un libro da leggere

Credo che la particolarità di questo racconto stia nella capacità di farci penetrare a fondo in un’opera d’arte; quante volte ci capita di guardare un quadro, o anche una semplice immagine, solo superficilamente, senza interrogarci sugli attori in campo e sulla possibile natura delle loro relazioni? “La Vucciria” di Camilleri invece, mette in gioco proprio un esercizio di analisi, osservazione e immaginazione, quasi invitando ciascuno di noi a fare la stessa cosa. 

Il libro inoltre è anche graficamente assai pregiato, con ingrandimenti di particolari e dettagli della peraltro già mastodontica opera guttusiana: non a caso è edito da Skira che si occupa specificamente di pubblicazioni di libri e cataloghi d’arte.

Il libro inoltre è anche graficamente assai pregiato, con ingrandimenti di particolari e dettagli della peraltro già mastodontica opera guttusiana: non a caso è edito da Skira che si occupa specificamente di pubblicazioni di libri e cataloghi d’arte.

A completare il tutto una nota dell’autore che ricorda gli anni da studente affamato che lo hanno portato a frequentare e conoscere il popolare mercato teatro della narrazione, e un agile saggio di Fabio Carapezza Guttuso che ripercorre la genesi del quadro attraverso aneddoti avvincenti e poco noti.

La-Vucciria

Insomma, se Andrea Camilleri è sempre riuscito a sorprenderci per la sua inesauribile vena creativa, attraverso questo originalissimo racconto una volta di più si conferma, secondo il mio parere, come una delle più grandi e brillanti penne della letteratura italiana contemporanea.

La-Vucciria

Insomma, se Andrea Camilleri è sempre riuscito a sorprenderci per la sua inesauribile vena creativa, attraverso questo originalissimo racconto una volta di più si conferma, secondo il mio parere, come una delle più grandi e brillanti penne della letteratura italiana contemporanea.

Buona lettura!

Hai già voglia di sfogliare La Vucciria di Andrea Camilleri?

Per me è stato un meraviglioso viaggio nella mia rumorosa e colorita Palermo!

Un ringraziamento speciale alla nostra nuova collaboratrice di valore che arricchirà la community con ricercati suggerimenti di lettura.

Questa recensione è stata, infatti, curata dalla dr.ssa Francesca La Marca, lettrice sorprendente di classici e saggi inesplorati.

La fotografia è una delle sue grandi passioni con cui è capace di cogliere dettagli, sfumature della perfezione da vera esteta.

Continua a leggerla e seguirla qui su Lavoro con Stile!

Circa l'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

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