Recensione libro La donna degli alberi di Lorenzo Marone
Da una vita frenetica al ritorno nella natura: il piacere della scoperta delle piccole cose
Avevamo già parlato precedentemente di questo argomento nella recensione del libro “Costanza e i buoni propositi”. La forza di volontà, anche detta forza d’animo, è il sentimento ricorrente in questo nuovo romanzo di Lorenzo Marone. Un romanzo poetico che mette in evidenza come il coraggio sia in ognuno di noi e come tutti dovremmo cominciare a riconsiderare la bellezza delle piccole cose e dell’essenziale e a preoccuparci anche per ciò avverrà indipendentemente da noi e le ricadute immediate.
Il personaggio principale è una donna che ad un certo punto della sua vita decide di lasciarsi alle spalle la sua vita frenetica per poi riscoprire l’importanza delle piccole cose, vivendo nella natura e facendosi trasportare dai ritmi della vita delle piccole comunità, caratterizzata da sorrisi, aiuti reciproci, rispetto per gli animali e la fiducia di tutti coloro che ti circondano.
Una scelta di vita da considerare.
Cosa ci impedisce, talvolta, di prendere decisioni coraggiose?
Scoprilo in questa recensione seguendo il percorso dalla protagonista de La donna degli alberi!
Breve trama Le donne degli alberi
“La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte.
Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura.
C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento.
A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile.
Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo.
Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.”
Perchè La donna degli alberi è un libro da leggere
L’idea di poter riassaporare la vita a contatto con la natura e senza ritmi frenetici è quello che maggiormente ho apprezzato. L’Autore riesce a descrivere i paesaggi e le emozioni dei personaggi in modo autentico e dettagliato.
L’abilità dell’Autore è spiazzante; con le sue parole è riuscito, con semplicità e chiarezza, a raggiungere il cuore di questioni complesse che sono molto attuali.
Vi lascio con le parole di Mirella Armiero, riportate dal Corriere del Mezzogiorno: «Abbandonato il tono scanzonato e gli interni borghesi dei romanzi recenti, lo scrittore napoletano si mostra capace di una sorprendente metamorfosi ed esibisce una scrittura intensa che dà corpo a un atteggiamento animistico e contemplativo nei confronti della natura»
Ti aspetto come sempre nei commenti se ti va.
Buona lettura!
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