Recensione libro Come un respiro di Ferzan Ozpetek
Se credi alla legge del karma non puoi perderti Come un respiro
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, al suo terzo libro, dà vita a un intenso thriller dei sentimenti e in un emozionante susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo.
“Come un respiro” è ambientato nella Roma dei giorni nostri e nell’Istanbul che va da metà degli anni sessanta a metà degli anni settanta. Il libro parla di Elsa, un’avvenente signora che vive ad Istanbul e cinquanta anni prima sul finire degli anni sessanta era scappata da Roma in seguito a un avvenimento drammatico e misterioso.
Quest’evento coinvolge anche sua sorella Adele con la quale aveva stipulato un patto indissolubile. Elsa periodicamente gli scriveva delle lettere rievocando i ricordi vissuti insieme ma non verranno mai lette e rispedite al mittente. Nel giugno 2019 Elsa, ormai una signora ultra settantenne, scrivendogli l’ultima lettera, esprime il desiderio di ritornare a Roma per riabbracciarla. Così dopo una settimana si precipita nella casa dove ha vissuto. Alla porta troverà Giovanna e Sergio, una coppia che come di consuetudine domenicale sta preparando il pranzo da consumare insieme ai loro amici.
L’anziana donna suo malgrado riuscirà a rivedere solo la casa, ma non sua sorella poichè dopo pochi attimi muore seduta su una sedia. I ragazzi trovandosi “coinvolti” dinanzi a questa situazione chiederanno spiegazioni ad Adele che dopo qualche incertezza gli rivelerà la causa che ha sconvolto le loro vite portandole ad allontanarsi definitivamente.
Una delle principali tematiche che emerge in questo libro è la “legge del karma” ovvero ogni azione ha una reazione. Tutto ciò che “facciamo e diciamo” o viceversa avrà delle conseguenze tali da sconvolgere completamente il corso della nostra esistenza.
Breve trama Come un respiro
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d’abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un’ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l’esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall’oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l’Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie. Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare – come solo Ozpetek sa fare – una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi. Elsa e Adele promisero a loro stesse che non si sarebbero mai lasciate, niente avrebbe potuto minacciare il sentimento che le univa o almeno così credevano. Cinquant’anni lontano l’una dall’altra furono una pena tanto dura, per due sorelle il cui unico delitto fu quello di amare troppo.
Perchè Come un respiro è un libro da leggere
Si tratta di un thriller di sentimenti dove l’Autore intreccia antiche e nuove verità trasportandoci dall’oggi alla fine degli anni sessanta, da Roma ad Istanbul.
Un racconto molto intenso che si legge velocemente, breve ma avvincente, appassionante e ricco di spunti di riflessione. Tratta diversi argomenti: l’amore intenso e indissolubile tra sorelle che va oltre il tempo e la lontananza, l’amore folle che ti fa perdere la cognizione e ti spinge a fare le peggiori pazzie.
Il libro tocca anche il tema della vita intesa come un respiro, in breve: “la vita è la somma di tutte le nostre scelte”.
Veramente consigliato, buona lettura!
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