Recensione libro A riveder le stelle di ALdo Cazzullo
La Divina Commedia proposta da Aldo Cazzullo nell’Italia contemporanea
Avete mai pensato che ogni volta che si studia la Divina Commedia, alla fine poi, si continua spesso a parlare soprattutto dell’Inferno?
Bene iniziamo proprio da qui.
In un momento storico caratterizzato da una pandemia mondiale e dalle incertezze sul futuro, in cui sotto la lente finiscono inevitabilmente le incompetenze organizzative, Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera presenta il suo nuovo capolavoro, “A riveder le stelle”.
La sapiente sceneggiatura riproposta dall’Autore non cade nel tranello di sfruttare l’Inferno per parlare di attualità; nei fatti non viene nominato e messo al bando nessuno dei politici della nostra storia contemporanea.
Breve trama A riveder le stelle
Qui su Lavoro con Stile non poteva mancare questa proposta letteraria.
Ritengo che A riveder le stelle possa essere di stimolo per profonde riflessioni su ciò che viviamo oggi ma con un sguardo stilistico rispettoso per uno dei patrimoni indiscussi della nostra letteratura classica senza età.
Ecco alcuni passaggi della trama:
“Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.”
La rilettura dell’Inferno, 700 anni dopo, è una mossa brillante, audace e non priva di un significo recondito: Dante diventa per noi quello che Virgilio fù per lui.
Quando Dante compì in sei giorni il viaggio nell’oltretomba sapeva che lo stava facendo per purificare la sua anima e raggiungere Dio in cielo.
Ma in questo caso l’Autore non è caduto nella trappole di dare libero sfogo alle sue pulsioni ideologiche, dettate dal fatto di essere uno straordinario giornalista, dimostrando una scrittura imparziale e scevra da qualsivoglia vicinanza politica.
Perchè A riveder le stelle è un libro da leggere
I corsi e ricorsi storici sono per questo capolavoro l’elemento essenziale poiché le stesse situazioni di difficoltà e di vita accadute nella Divina Commedia si sono riproposte nel periodo a noi più vicino e l’autore ha superato ogni limite per poter affermare che solo dopo aver visto e vissuto il peggio del mondo ci si può impegnare a ricominciare.
Come discernere il bene dal male?
Se non usando la mente e la ragione e tenendo per un attimo i sentimenti lontano dagli eventi.
Ho apprezzato molto questo libro perchè, senza batter ciglio, Aldo Cazzullo ha vinto la difficile sfida di riscoprire la nostra italianità andando indietro di molti secoli e avvicinando per l’ennesima volta Dante al mondo contemporaneo, dimostrandone ancora una volta la sua enorme e incommensurabile attualità.
I corsi e ricorsi storici sono per questo capolavoro l’elemento essenziale poiché le stesse situazioni di difficoltà e di vita accadute nella Divina Commedia si sono riproposte nel periodo a noi più vicino e l’autore ha superato ogni limite per poter affermare che solo dopo aver visto e vissuto il peggio del mondo ci si può impegnare a ricominciare.
Come discernere il bene dal male?
Se non usando la mente e la ragione e tenendo per un attimo i sentimenti lontano dagli eventi.
Ho apprezzato molto questo libro perchè, senza batter ciglio, Aldo Cazzullo ha vinto la difficile sfida di riscoprire la nostra italianità andando indietro di molti secoli e avvicinando per l’ennesima volta Dante al mondo contemporaneo, dimostrandone ancora una volta la sua enorme e incommensurabile attualità.
La lunga inchiesta narrata con uno stile ben strutturato e scorrevole ha evidenziato inoltre la capacità del giornalista di essere comprensibile e accessibile a tutti, realizzando un capolavoro di informazione partecipata, incalzante, coinvolgente e fedele.
Da molto è stato definito come una dichiarazione d’amore all’Italia, fatta in termini unici ed originali.
Che ne pensi? Sei già a sfogliare A riveder le stelle? Dì la verità.
Ti aspetto come sempre nei commenti se ti va.
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