Recensione libro A babbo morto

Recensione libro A babbo morto

La storia del Natale raccontata dai fumetti di Zerocalcare

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è un fumettista italiano. Il nome d’arte “Zerocalcare” nacque quando, dovendo scegliersi un nickname per partecipare ad una discussione su Internet, s’ispirò al ritornello dello spot televisivo di un prodotto anti-calcare che stava andando in onda in quel momento. Ha collaborato con il quotidiano «Liberazione» e con le riviste «Carta», «Repubblica XL» e «Internazionale». 

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Il  libro “A babbo morto” è una storia di natale, un nuovo fumetto dell’Autore italiano più in voga del momento. Nel  libro si intervallano vignette unite da storie che riguardano la fabbrica di babbo natale dopo la sua morte, ma anche di elfi in sciopero, renne violente, associazioni terroristiche e tutti i personaggi tipici delle feste, dalla befana al coniglio pasquale. Zerocalcare in questo volume narra eventi di cronaca realmente accaduti , dal “G8 di Genova”  fino al terrorismo “nero” e “rosso”. Non esiste una trama vera e propria vediamo fondamentalmente il passare del tempo attraverso una sorta di cronaca che prosegue per mesi  ed anni e non presenta un vero e proprio finale.  E’ divertente vedere elfi e renne incazzate, le allegorie sono fantastiche (tipo La fattoria degli animali di Orwell), e bisogna entrare dentro la narrazione.

Il  libro “A babbo morto” è una storia di natale, un nuovo fumetto dell’Autore italiano più in voga del momento. Nel  libro si intervallano vignette unite da storie che riguardano la fabbrica di babbo natale dopo la sua morte, ma anche di elfi in sciopero, renne violente, associazioni terroristiche e tutti i personaggi tipici delle feste, dalla befana al coniglio pasquale. Zerocalcare in questo volume narra eventi di cronaca realmente accaduti , dal “G8 di Genova”  fino al terrorismo “nero” e “rosso”. Non esiste una trama vera e propria vediamo fondamentalmente il passare del tempo attraverso una sorta di cronaca che prosegue per mesi  ed anni e non presenta un vero e proprio finale.  E’ divertente vedere elfi e renne incazzate, le allegorie sono fantastiche (tipo La fattoria degli animali di Orwell), e bisogna entrare dentro la narrazione.

Breve trama A babbo morto

Babbo Natale non c’è più e tocca ai suoi figli, Figlio Natale e Figlia Natale, gestire l’azienda di famiglia. Con la globalizzazione, diventano un enorme hub di distribuzione di giocattoli e regali, ma gli elfi e gli gnomi si sentono sfruttati. Quando lo Gnomo Gaetano viene trovato morto in circostanze misteriose, inizia una protesta sindacale come il Polo Nord non ne ha viste mai. E non è che la Befana se la passi meglio, eh! Da quando si è capito che le sue anziane rider hanno contratti senza assistenza sanitaria o assicurazione, la sua reputazione è andata a rotoli. Zerocalcare scrive e illustra una favola delle feste che farebbe sembrare l’Ebenezer Scrooge di Dickens una tenera educanda!”

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Non è una favola per bambini, ma una storia estremamente attuale, a tratti cinica, sugli avvenimenti nell’azienda di Babbo Natale prima e successivamente nel  gruppo delle Befane alle prese con difficoltà causate dalle “rider” senza contratto e tutele. Una metafora della storia contemporanea, tra immigrati, scioperanti per i diritti, cassintegrati e sfruttamento del lavoro. C’è un crudo realismo anche nei disegni, a cominciare dalla morte di Babbo Natale. 

Perchè A babbo morto è un libro da leggere

“A babbo morto”, il racconto natalizio di Zerocalcare è una parodia della nostra e di altre storie. Amaro e divertente come sempre, offrendo una visione disillusa e ironica del Natale svelando la verità sul vecchietto barbuto più famoso di sempre toccando temi di rilevanza sociale non indifferenti in modo surreale e “favoloso”. 

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Una favola di Natale in chiave thriller documentaristico, che va da un omicidio al Polo Nord alle condizioni di lavoro delle miniere di carbone in Sardegna tra ironia e cronaca con un occhio critico al futuro. 

Si tratta di una satira divertente e piena di ironia che vuol riportare situazioni lavorative e imprenditoriali sul Natale. 

Sicuramente dissacrante e capace di spiazzare i più romantici e fedeli innamorati della magia del Natale.

Ti aspetto come sempre nei commenti se ti va!

Buona lettura! 

Circa l'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

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