Recensione #Digital Recruiter
Il futuro del mondo del lavoro è oggi
Ospite de La poltrona racconta è #Digital Recruiter di Silvia Zanella e Anna Martini.
Il testo è qualcosa in più di un aggiornamento della prima edizione #Social Recruiter (se ti va puoi leggerne qui la mia recensione).
Ti racconterò come potrà esserti utile sia che tu sia alla ricerca di lavoro che alle prese con un progetto di recruiting per la tua azienda.
E infine ti spiegherò perché sarebbe opportuno che tu leggessi entrambe le edizioni.
Sì ebbene sì sono andata a caccia delle novità pagina per pagina.
Ti svelo subito un segreto.
Sono due libri profondamente diversi malgrado li dividano solo un paio di anni l’uno dall’altro.
Gli elementi di continuità che ne eguagliano il valore sono la ricchezza di case-histories aziendali, contributi tecnici di professionisti noti nel panorama italiano dell’HR tech e uno sguardo attento, curioso e aperto al futuro del lavoro.
Non solo social network
Nel 2017, probabilmente, era alquanto anacronistico, aspettarsi, dalla maggior parte dei responsabili della selezione del personale, un’agenda che comprendesse le seguenti attività:
- sviluppo di un network professionale che comprenda colleghi, candidati, professionisti con interessi in comune;
- a seguito dell’attività di head hunting e ricerca passiva verifica della reputazione digitale dei candidati;
- lavorare su aspetti quali l’employer e il personal branding;
- elaborare contenuti a integrazione degli annunci da postare sui profili aziendali e personali;
- esprimersi come un ambassador aziendale e formare la popolazione aziendale in tal senso.
Eppure in un lasso di tempo davvero breve la to do list di chi si occupa di recruiting o meglio di talent acquisition si è davvero rivoluzionata.
Come emerge dal testo le opportunità del matching perfetto tra l’azienda e le risorse può realizzarsi con canali e strumenti diversi.
Ecco perché chi oggi segue la selezione non è semplicemente una persona competente e avvezza all’utilizzo dei social media.
In #Social Recruiter le Autrici hanno avviato una rivoluzione professionale importante dimostrando quanto fosse la sottile in azienda la linea che separa le risorse umane dal marketing.
Due aree funzionali che devono comunicare all’unisono e che influenzano considerevolmente:
- l’immagine dell’azienda;
- la talent attraction ma soprattutto la retention;
- l’engagement dei dipendenti e il contenimento del turnover;
- la comunicazione interna/esterna.
Oggi potrebbero sembrare delle riflessioni assodate in realtà un po’ come in tutte le rivoluzioni le adesioni al nuovo paradigma avvengono con tempi e modalità assolutamente differenti.
La seconda edizione, integra a questa visione l’innovazione tecnologica applicata alle risorse umane.
Ti senti preso per mano e condotto nello straordinario mondo delle opportunità dell’HR Tech.
Tra un contenuto e l’altro, spesso, come nel mio caso, sei pervasa dallo stupore e non ti resta che constatare quanto è cambiata la nostra professione e come sia un dovere aggiornarsi quotidianamente.
Fare selezione del personale oggi può essere ancora per umanisti ma in particolare per chi è pronto a integrare agli strumenti tradizionali:
- linguaggi di ricerca avanzata: stringhe booleane, universal search method, X-Ray;
- sistemi ATS (applicant tracking system);
- AI (per le attività ripetitive e a basso valore aggiunto).
Sui temi la parola a due esperti di livello, Luca Tamburrino (account executive Indeed) e Matteo Cocciardo (Co-founder e CEO di In-Recruiting).
Degna di nota anche l’intervista a Osvaldo Danzi sulla dimensione del Networking.
Un’attività dalla quale proprio non ci si può esimere!
La seconda edizione, integra a questa visione l’innovazione tecnologica applicata alle risorse umane.
Ti senti preso per mano e condotto nello straordinario mondo delle opportunità dell’HR Tech.
Tra un contenuto e l’altro, spesso, come nel mio caso, sei pervasa dallo stupore e non ti resta che constatare quanto è cambiata la nostra professione e come sia un dovere aggiornarsi quotidianamente.
Fare selezione del personale oggi può essere ancora per umanisti ma in particolare per chi è pronto a integrare agli strumenti tradizionali:
- linguaggi di ricerca avanzata: stringhe booleane, universal search method, X-Ray;
- sistemi ATS (applicant tracking system);
- AI (per le attività ripetitive e a basso valore aggiunto).
Sui temi la parola a due esperti di livello, Luca Tamburrino (account executive Indeed) e Matteo Cocciardo (Co-founder e CEO di In-Recruiting).
Degna di nota anche l’intervista a Osvaldo Danzi sulla dimensione del Networking.
Un’attività dalla quale proprio non ci si può esimere!
Dove vai se i tools non ce li hai
La giornata di un recruiter comincia ad essere davvero impegnativa sulla base del numero di profili da ricercare e soprattutto delle difficoltà di reperimento. Sul testo le Autrici propongono, attraverso la descrizione di una giornata tipo, una schedulazione delle attività con alcuni consigli pratici per ottimizzare tempo ed energie.
La giornata di un recruiter comincia ad essere davvero impegnativa sulla base del numero di profili da ricercare e soprattutto delle difficoltà di reperimento. Sul testo le Autrici propongono, attraverso la descrizione di una giornata tipo, una schedulazione delle attività con alcuni consigli pratici per ottimizzare tempo ed energie.
A tutto ciò si aggiunge una stuzzicante proposta di strumenti che potranno agevolarti nell’operatività:
- app e ambienti virtuali che favoriscono la comunicazione e la condivisione all’interno di un team (Workplace, Slack, Trello);
- database per accedere gratuitamente ad immagini per i tuoi post o personalizzarli (Canva);
- piattaforme di ascolto per mantenersi aggiornati (Google Trends);
- programmi capaci di gestire la programmazione delle pubblicazioni di contenuti (Buffer, Hootsuite).
Il segreto è provare e valutare i tools e integrarli gradualmente agli strumenti più tradizionali.
A tutto ciò si aggiunge una stuzzicante proposta di strumenti che potranno agevolarti nell’operatività:
- app e ambienti virtuali che favoriscono la comunicazione e la condivisione all’interno di un team (Workplace, Slack, Trello);
- database per accedere gratuitamente ad immagini per i tuoi post o personalizzarli (Canva);
- piattaforme di ascolto per mantenersi aggiornati (Google Trends);
- programmi capaci di gestire la programmazione delle pubblicazioni di contenuti (Buffer, Hootsuite).
Il segreto è provare e valutare i tools e integrarli gradualmente agli strumenti più tradizionali.
Perchè leggerlo
#Digital Recruiter rappresenta un punto di riferimento per tutti i professionisti delle risorse umane, del marketing, di chi si occupa di servizi per il lavoro e non ultimi proprio i candidati.
Se sei alla ricerca del tuo prossimo impiego ci sono degli spunti molto interessanti anche per te!
Tanti consigli per sviluppare un network di qualità, proporsi in maniera distintiva ma anche strumenti utili per valutare meglio le aziende e le loro offerte.
Se fossi in te leggerei anche #Social Recruiter per avere più riferimenti e contenuti ai quali ispirarti.
Come è mia abitudine ti lascio con alcuni passaggi che ho molto apprezzato:
- L’Autenticità, comprensiva di sbavature ed entusiasmi, è quello che paga;
- La reputazione e il passaparola virtuale contano sempre di più rispetto a pubblicità e testimonial famosi;
- Siate originali.
Buona lettura!
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