Incompatibilità di orari in amore
Può l’incompatibilità di orari causare la fine di un rapporto?
Eccoci nuovamente a parlare di relazioni & lavoro per riflettere attraverso la storia di una nostra lettrice sul tema dell’incompatibilità di orari.
Il lavoro, i ritmi personali, la gelosia solo alcuni degli ingredienti del racconto.
Mettiti comodo e ci vediamo nei commenti!
Lavoro e ritmi personali
Una lettrice ci scrive relativamente ad un episodio che la vede come protagonista:
“La mia ultima storia nasce e muore prima della pandemia. Una storia forse più comune di quello che si pensi.
Sono insegnante di matematica e fisica alle superiori e di solito, dopo il lavoro, vado sempre con le colleghe a bere qualcosa.
Premessa: il mio lavoro non si svolge solo la mattina come molti pensano: ci sono I consigli d’istituto, I corsi di recupero pomeridiani, bisogna preparare le lezioni, correggere I compiti, aggiornare il registro online ed una serie di altre piccole cose.
Comunque tornando agli aperitivi, avevamo il nostro bar di fiducia e presto ho iniziato a flirtare col barista.
All’inizio le cose andavano bene: si flirtava al bancone e poi il sabato dopo la chiusura del locale andavamo spesso a casa insieme, ci svegliavamo la domenica, mangiavamo qualcosa e poi lui tornava al lavoro.
Le cose sono iniziate a diventare complicate man mano che si sono fatte più serie, perché chiaramente cresceva la voglia di stare insieme e le incompatibilità dei nostri orari si sono fatte sentire.
Lui lavorava da martedì a domenica, dalle 17 ad un orario variabilte tra l’1 e le 3 di notte circa.
Io da lunedì a sabato dalle 8 ad un orario variabile tra le 16 e le 19, unico mio giorno libero oltre il weekend, il mercoledì.
Però ci amavamo, volevamo davvero stare insieme.
All’inizio c’era l’entusiasmo, la stanchezza non si faceva sentire, cercavamo ogni momento libero per incrociare i nostri orari e passare anche solo un’ora insieme.
Orari incompatibili e gelosia
Dopo un anno però le cose si sono fatte pesanti, era impossibile vedersi, bastava un impegno fuori programma e passavano anche cinque giorni senza poterci incrociare, se non al bar, il tempo di una sigaretta durante la pausa.
Il martedì sera spesso andavo al bar, aspettavo pazientemente chiusura per poter passare qualche ora con lui, alle volte lui lunedì veniva a prendermi all’uscita della scuola per stare con me, ma io alle 10 di sera avevo sempre sonno, mentre lui abituato a fare orari diversi si rigirava nel letto fino alle 3.
Inoltre dopo un po’ io ho smesso di andare al bar perché cominciavo ad essere gelosa del suo rapporto coi clienti: lui infatti facendo quel lavoro doveva essere molto gentile con le avventrici del bar, ed io mi facevo la bile amara vedendolo offrire cicchetti a studentesse e matricole che potevano stare in giro fino a notte fonda, mentre io alle 21 dovevo essere a casa, altrimenti poi la mattina dopo chi aveva la forza di affrontare quegli adolescenti scalmanati?
Abbiamo provato anche una specie di convivenza, lui ha portato le sue cose da me (mantenendo la sua casa) ma dopo un po’ siamo scoppiati.
Penso che l’incompatibilità di orari sia un problema molto più grosso di quanto sembri e quando ci ripenso mi viene sempre molta tristezza.
Come si fa a conciliare due stili di vita così diversi?”
A voi è mai capitata una situazione simile? Come siete riusciti a conciliare vita privata e lavoro?
Vi aspettiamo nei commenti se vi va per continuare il confronto.
L’appuntamento con A lavoro? Vabbè. Mi sono fatta di peggio ritorna il secondo lunedì del mese come sempre!
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