Fare sesso sul lavoro può essere causa di licenziamento?
Il sesso al lavoro può diventare fatale solo in presenza di prove!
Il luogo di lavoro dove mediamente si trascorre il 70% della giornata diventa spesso lo scenario ideale per situazioni che poco attengono alla sfera strettamente professionale.
Le relazioni quotidiane, infatti, favoriscono l’incontro e la curiosità reciproca tra persone.
Gli sviluppi dei rapporti interpersonali nella vita come sul lavoro sono imprevedibili ma decisamente interessanti.
Per questo contributo farò riferimento:
* ai dati raccolti in uno studio dall’Office Depot, per il blog interno Viking, che ha coinvolto un campione di 3000 lavoratori europei, tra i quali anche nostri connazionali;
* alla lettura tecnico-giuridica di alcuni esperti che si sono già espressi a riguardo.
Nello specifico ti racconterò:
* quanto emerso dalla ricerca specificamente sulle relazioni tra colleghi;
* a quali conseguenze si va incontro se si è colti in atteggiamenti intimi sul posto di lavoro;
* quando si rischia il licenziamento.
Ti aspetto come sempre nei commenti se ti va per dire la tua e continuare il confronto.
Flirt e relazioni tra colleghi alcuni dati
Sul tema ci sono più ricerche che analizzano più aspetti.
Una a mio avviso molto interessante per i numeri e la misura del fenomeno che è in grado di descrivere e restituire è quella di Viking.
Ti immagini che: “i flirt in ufficio sono una realtà consolidata e molto più diffusa di quello che si potrebbe pensare. In Italia quasi la metà degli intervistati (48%) ha avuto un appuntamento galante con un/una collega. Il dato si fa ancora più sorprendente quando si osserva che 1 su 3 ha baciato un/una collega e addirittura un quarto dei rispondenti (26%) ha avuto un rapporto occasionale con un/una collega di lavoro”.
Sembrerebbe poi che le differenze di genere incidano: “gli uomini sembrano più propensi a vivere delle avventure, 1 uomo su 3 ha avuto un rapporto occasionale (per le donne il dato è di 1 su 5) e il 22% ha dormito più di una volta con una collega”.
Ti immagini che: “i flirt in ufficio sono una realtà consolidata e molto più diffusa di quello che si potrebbe pensare. In Italia quasi la metà degli intervistati (48%) ha avuto un appuntamento galante con un/una collega. Il dato si fa ancora più sorprendente quando si osserva che 1 su 3 ha baciato un/una collega e addirittura un quarto dei rispondenti (26%) ha avuto un rapporto occasionale con un/una collega di lavoro”.
Sembrerebbe poi che le differenze di genere incidano: “gli uomini sembrano più propensi a vivere delle avventure, 1 uomo su 3 ha avuto un rapporto occasionale (per le donne il dato è di 1 su 5) e il 22% ha dormito più di una volta con una collega”.
Quando si parla di flirt ci muoviamo sul terreno della fantasia e dell’esplorazione.
Il luogo di lavoro e i protagonisti sembrerebbe che rientrino appieno nella classifica dei desideri proibiti che, più frequentemente del previsto, si trasformano in relazioni segrete.
Ecco la hit sul tema di GQ a supporto.
I dati dello studio su citato parlano chiaro: “il 40% delle donne ha avuto un incontro amoroso top secret sul luogo di lavoro ma circa la metà di queste non lo rifarebbe in futuro.
I millennials si rivelano passionali dato che il 42% ha ammesso di avere avuto una scappatella segreta in ufficio e il 54% del totale dichiara di poterla avere in futuro”.
Ecco la hit sul tema di GQ a supporto.
I dati dello studio su citato parlano chiaro: “il 40% delle donne ha avuto un incontro amoroso top secret sul luogo di lavoro ma circa la metà di queste non lo rifarebbe in futuro.
I millennials si rivelano passionali dato che il 42% ha ammesso di avere avuto una scappatella segreta in ufficio e il 54% del totale dichiara di poterla avere in futuro”.
Uno degli aspetti più trascurati che emerge anche dalla ricerca è una valutazione del dopo, dal momento che ogni relazione ha esattamente il 50% di possibilità di continuare o meglio trasformarsi in un rapporto sentimentale duraturo.
Sono due le possibili conseguenze che più di altre dovrebbero farci riflettere prima di cedere alla passione:
* La compromissione della reputazione personale e della quotidianità sul lavoro in caso d’interruzione della frequentazione;
* Il rischio di licenziamento nel caso in cui si venga colti sul fatto!
A queste si aggiungono: i pettegolezzi, invidie, imbarazzo, ma anche un potenziale conflitto di interessi se si pensa agli aspetti legati allo sviluppo di carriera.
In Italia solo il 5% delle aziende ha un regolamento che interviene sulle relazioni tra colleghi.
Cosa diversa negli USA dove il tema è attenzionato da tempo poiché ritenuto sensibile per la gestione del personale e per la prevenzione di condotte iatrogene (es. avances e molestie sul luogo di lavoro).
In assenza di normative specifiche, come ti spiegherò a breve, per evitare provvedimenti drastici è opportuno non farsi cogliere sul fatto o incastrare da prove.
Se poi vuoi sentirti in una botta di ferro…concediti fuori dall’ambiente di lavoro.
Quando il sesso sul lavoro può costare il licenziamento
Prima di spiegarti cosa potrebbe valere il provvedimento disciplinare più estremo, il licenziamento, vorrei citare un’ultima ricerca condotta dalla BP Academy diffusa da Vanity Fair.
L’aspetto indagato in quest’occasione sono la reazione e la capacità di gestione della situazione da parte del manager che scopre la relazione cogliendo sul fatto i colleghi.
Dati interessanti che dovrebbero scoraggiare qualunque fantasia: “il 73% sarebbe pronto a licenziare il collaboratore che avesse una relazione con un/una collega; il 55% è convinto che la liaison possa inficiare la creatività mentre il 45% si limiterebbe a dividere gli amanti in diversi reparti. L’amore in ufficio renderebbe i lavoratori: più nervosi (33%), più distratti (28%), meno competitivi (20%), più sospettosi (12%), meno corretti con gli altri (7%). Insomma, a ben vedere, sarebbe meglio evitare”.
Mettiamo il caso di essere beccati in fragrante, può fare la differenza, se si è in orario di servizio o al contrario in pausa o fuori orario di lavoro?
Dati interessanti che dovrebbero scoraggiare qualunque fantasia: “il 73% sarebbe pronto a licenziare il collaboratore che avesse una relazione con un/una collega; il 55% è convinto che la liaison possa inficiare la creatività mentre il 45% si limiterebbe a dividere gli amanti in diversi reparti. L’amore in ufficio renderebbe i lavoratori: più nervosi (33%), più distratti (28%), meno competitivi (20%), più sospettosi (12%), meno corretti con gli altri (7%). Insomma, a ben vedere, sarebbe meglio evitare”.
Mettiamo il caso di essere beccati in fragrante, può fare la differenza, se si è in orario di servizio o al contrario in pausa o fuori orario di lavoro?
La gravità della sanzione, infatti, dipenderà dal danno subito dal datore di lavoro che può varierà sulla base di più fattori:
* D’immagine e reputazione aziendale;
* Di tempo ed economico;
* Relazioni interne al contesto lavorativo.
Dunque cambia poco se si è in pausa o meno, ciò che può aggravare la posizione della coppia è la modalità in cui viene scoperta, la discrezione complessiva della situazione.
Ci sono dei precedenti legali che potrebbero interessarti su La legge è uguale per tutti.
In una circostanza simile non è infatti applicabile la sanzione pecuniaria degli “atti osceni in luogo pubblico” dal momento che il datore di lavoro, per quanto a casa propria, non rappresenta a tutti gli effetti un pubblico ufficiale deputato alla constatazione dei fatti.
Se, infatti, non si consuma in orario di lavoro e non si producono danni reputazionali è possibile evitare il licenziamento.
Ci sono dei precedenti legali che potrebbero interessarti su La legge è uguale per tutti.
In una circostanza simile non è infatti applicabile la sanzione pecuniaria degli “atti osceni in luogo pubblico” dal momento che il datore di lavoro, per quanto a casa propria, non rappresenta a tutti gli effetti un pubblico ufficiale deputato alla constatazione dei fatti.
Se, infatti, non si consuma in orario di lavoro e non si producono danni reputazionali è possibile evitare il licenziamento.
Come del resto in qualsiasi caso in cui non vi siano prove o meglio testimoni pronti a formalizzare quanto visto.
La procedura sarà molto simile a quella di un qualsiasi altro richiamo disciplinare al quale potrai rispondere e per il quale puoi farti seguire da un legale.
Adesso che sei informato sui rischi a te la scelta!
Se ti va di continuare il confronto sul tema ti aspetto come sempre nei commenti.
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