Exhibit Design: ripensare gli eventi in digitale
Tavola rotonda online a cura di CWS Digital Solutions
In questo articolo ti racconto quanto emerso dalla prima tavola rotonda, online, organizzata da CWS Digital Solutions sul tema dell’exhibit design.
Il focus di questo primo appuntamento sono stati il mondo degli eventi e gli allestimenti tra i quali quelli in ambito artistico e museale.
La moderatrice dell’incontro è stata Agnese Vellar che ha accolto nella room virtuale due voci autorevoli del settore di riferimento:
- Gianluigi Mangiapane (Museologo & Antropologo – Università di Torino);
- Giulia Mondino (Architetto).
Al webinar hanno partecipato, con altrettanta autorevolezza sul tema, Gianluca Tufarolo e Enza Cristiana Reina, entrambi appartenuti alla scuderia CWS.
Sarà un piacere condividere con te alcuni passaggi salienti e alcuni possibili sviluppi da approfondire nei prossimi appuntamenti live.
Gli eventi post Covid-19
Tutti in questi giorni abbiamo l’agenda piena di appuntamenti online.
Riunioni, colloqui, formazioni sui più svariati temi ma anche momenti ludici o di aggregazione, seppur virtuale, soprattutto per chi vive attivamente le community.
Tutto ciò potrà mai sostituire l’esperienza di un evento offline?
No indubbiamente, nè tantomeno, l’exhibit design si pone l’obiettivo di farlo.
Una cosa è certa la nostra partecipazione a un qualsiasi eventi sarà normato e ci saranno delle regole di comportamento alle quali attenersi per la sicurezza di tutti.
Gli argomenti affrontati, durante il confronto tra gli ospiti e i padroni di casa, hanno riguardato il come sarà possibile, attraverso la tecnologia, integrare e in parte sostituire la componente “wow” propria delle esperienze vissute in real life.
In questi giorni la dimensione digitale è diventata qualcosa in più di un binario parallelo.
Negli eventi, in passato, ha ricoperto, indubbiamente, un ruolo secondario se non accessorio.
Nel futuro l’obiettivo sarà quello di integrare in modo intelligente le soluzioni degli ambienti tech con gli spazi fisici.
Tra gli scenari descritti durante lo scambio, caratterizzato da un focus specifico sul settore museale, quello che davvero mi ha fatto sognare è stato lo Smart Museum.
Idee e spunti da mettere a fattor comune e assolutamente replicabili con le dovute customizzazioni nel più ampio settore degli eventi.
Nel futuro l’obiettivo sarà quello di integrare in modo intelligente le soluzioni degli ambienti tech con gli spazi fisici.
Tra gli scenari descritti durante lo scambio, caratterizzato da un focus specifico sul settore museale, quello che davvero mi ha fatto sognare è stato lo Smart Museum.
Idee e spunti da mettere a fattor comune e assolutamente replicabili con le dovute customizzazioni nel più ampio settore degli eventi.
Solo per farti alcuni esempi:
- Il tema della sicurezza agli eventi o all’interno di spazi espositivi come appunto avviene nei musei;
- La gestione degli aspetti igienici e delle misure di protezione;
- Integrare strumenti espositivi tradizionali con soluzioni avanzate;
- Come ripensare i servizi e mettere a ricavo un’offerta online.
Ancora riflessioni su aspetti educativi se non addirittura etici ai quali il digitale potrebbe porre rimedio (barriere architettoniche, maggiore divulgazione dell’arte e a un pubblico sempre più vasto).
Tanti possibili sviluppi che potrebbero tradursi ben presto anche in nuove professioni altamente digitalizzate.
Serviranno nuove strategie di comunicazione adatte a ogni singolo canale (totem, portali musei, tour virtuali) e interlocutore (pubblico internazionale, adulto, ma anche bambini).
CWS per l’exhibit design
Per un tema caldo come il futuro degli eventi e gli allestimenti fieristici CWS può già vantare:
- oltre 2000 installazioni di player, in ambito espositivo e museale, per la costruzione di un corollario di servizi, funzionalità e sistemi di analisi dati, tailor made o standard, con funzionalità di Big Data Analytics;
- Livion, una piattaforma di digital content, progettata e sviluppata internamente. L’ideale per monitorare i processi con un unico sistema di gestione la pubblicazione di contenuti multimediali che dal Digital Signage arrivino a coprire anche il Customer Engagement.
La parola d’ordine è integrazione tra spazio fisico e tecnologie differenti al servizio della customer experience.
Da qui il termine “onlife” che ci lascia intravedere sviluppi assolutamente replicabili in ogni contesto aziendale dal retail alla produzione anche alimentare.
È il caso quest’ultimo di “Hortus” un padiglione circolare interattivo, con finalità educative, sito all’interno del parco tematico di Fico a Bologna.
Un percorso immersivo che conduce a un ricco orto idroponico interno dove chiunque può decidere di piantare i semi e monitorarne la crescita grazie a dei sensori che misurano lo stato della pianta. Un dispositivo IoT collega ogni singolo esemplare al proprio produttore che può così seguirne l’evoluzione a distanza dal web.
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Il futuro è domani.
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CWS Tomorrow we are here!
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