Come scrivere una lettera di referenze

Come scrivere una lettera di referenze

Lettere di referenze e segnalazioni su LinkedIn scarica gratis i modelli

Sulle lettere di referenze ci sono spesso pareri discordanti.
Uno strumento molto utilizzato nei paesi anglosassoni e più in generale all’estero.
In Italia?
Alcune aziende la preparano al termine di un rapporto di lavoro o di una collaborazione particolarmente positiva.
In altri casi è il dipendente a farne richiesta esplicita. Ma allora serve?
Chi la riceve, allegata insieme a un cv, come potrebbe valutarla?

La lettera di referenze dovrebbe contenere una piccola descrizione dell’esperienza che quel soggetto ha svolto presso l’azienda.
Quali informazioni, piuttosto, non dovrebbero mancare:
Una definizione delle aree di competenza della risorsa;
Una breve descrizione delle attività affidate a quest’ultima;
Alcuni riferimenti alle soft skills dimostrate durante il periodo di operatività;
Rendersi disponibili a rilasciare referenze dirette.

Per quanto mi riguarda ritengo sia un ottimo strumento per accompagnare e impreziosire i dati del cv.

Nella mia esperienza professionale ho scritto relazioni di fine tirocinio, lettere per sponsorizzare la candidatura di ex dipendenti in somministrazione, e di utenti seguiti all’interno di progetti di riqualificazione.
Ho visionato d’altra parte, numerose lettere presentatemi dai candidati, scritte soprattutto da aziende multinazionali.
Le ho apprezzate e tenute in considerazione ai fini della valutazione complessiva della risorsa.

Uno strumento in più di immemore tradizione.
Un’altra forma di promozione del valore di una persona, più recente, è quella offerta da LinkedIn.
Il noto social network professionale ha messo a disposizione dei suoi iscritti la funzione delle segnalazioni.
Queste ultime possono essere scritte spontaneamente o su richiesta diretta del singolo.
In questo caso la referenza essendo visibile sul profilo personale sia di chi la rilascia che del destinatario assume un valore simile ad un badge.

Ecco quali segnalazioni sono da preferire:

– Quelle fornite da un cliente che descrive le abilità e la qualità della relazione riscontrate;
– Le note di un proprio superiore che riconosce più da vicino le capacità e competenze espresse nel lavoro;
– Non ultime quelle dei colleghi di pari livello o funzione.

L’unica segnalazione che ho rilasciato al momento è stata a favore proprio di un mio ex collega.
Mi sono sentita di scriverla perché è un professionista meritevole, ho lavorato al suo fianco e penso esattamente quello che ho riportato nel testo.
Quali dovresti evitare?
Quelle provenienti da parenti e amici.
Perché?
Per preservare la tua autenticità. Piuttosto fanne a meno.

Se, invece, hai voglia di scriverne una semplicemente perché hai voglia di dire grazie a una persona scarica il modello e faglielo sapere con alcune righe di stima.

Circa l'autore

Claudia Campisi

Claudia, 40 anni. Psicologa, Career Coach & Hr specializzata nei settori Moda & ICT. Inevitabilmente Blogger, appassionata di lettura e alla costante ricerca di nuovi tools digitali da provare e condividere…meglio se a costo zero. Mamma, autrice e nomade digitale. Il mio motto non può che essere Smile is Chic!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Siti amici

Cerca lavoro con Jooble

Cerca lavoro con Jobsora

 

WhatsApp Chatta con Claudia