Come gestire una proposta indecente sul lavoro

Come gestire una proposta indecente sul lavoro

Molestie sul lavoro, quando la vittima è un uomo

In questo appuntamento, pur ritornando sul tema delle avances inappropriate, il protagonista è un uomo!

Il nostro lettore ci scrive relativamente ad un brutto episodio che lo vede come protagonista.

Mettiti comodo, leggi la sua storia e ricorda che sei il benvenuto nei commenti.

Ero molto giovane. La mia capa era la classica “squala” prepotente e dispotica. Durante l’anno mi aveva già toccato il sedere un paio di volte con scuse assurde (“mi sembrava che avessi una cosa nei pantaloni”- cit) e mi lanciava sempre sguardi da “ti mangio” (a volte in senso sessuale, altre volte in senso “se non rimani qui a fare cento ore di straordinario ti uccido”)”.

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“Trasferta di lavoro, vicino alla fine del mio contratto. Mi dice che in tutto l’anno non è riuscita a capire quanto fossi motivato e che la cosa è importante per il rinnovo. La sera mi chiama con una scusa nella sua camera e candidamente mi chiede di farle vedere quanto fossi motivato perché non riusciva a dormire.

All’epoca ero troppo giovane per capire la gravità di quella proposta, anzi, la vidi come un’opportunità per fare carriera”.

Avances o molestie?

Solo oggi mi rendo conto che si trattava di una molestia bella e buona, un abuso della posizione di autorità in cui la mia capa si trovava rispetto a me. Oltretutto vi posso assicurare che non ho fatto carriera, anzi, siccome eravamo entrati in confidenza, da quel giorno in poi mi trattò come fossi il suo schiavo personale, affidandomi una mole di lavoro sempre più pesante e con ritmi sempre più serrati”.

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Purtroppo non avevo prove del suo comportamento, se non la mia parola contro la sua, e non me la sono sentita di intentare una causa di mobbing nei suoi confronti.

Dopo qualche tempo ho dato le dimissioni perché non ce la facevo più”.

Situazioni di questo tipo purtroppo sono molto gravi e più frequenti di quello che si pensi.

Sul tema puoi leggere il contributo della psicologa, Claudia Campisi, Come gestire le avances sul lavoro.

Cosa ne pensi? Quali strumenti abbiamo a disposizione per poterci difendere da simili abusi?

Ti aspettiamo nei commenti se ti va e ogni secondo lunedì del mese.

Circa l'autore

Vabbè mi sono fatta di peggio

Laura Scaini e Giulia Nardo. “Coinquiline ai tempi dell’università, nei vari anni di convivenza hanno accumulato esperienze di vario genere. Ogni volta che una raccontava all’altra l’ennesimo fallimento che la vedeva protagonista, quest’ultima commentava: Vabbè, che sarà mai, ti sei fatta di peggio!”. Laura vive nella città che adora, Bologna, fin dai tempi dell’Università. Nella vita di tutti i giorni è un’entusiasta impiegata di una compagnia di assicurazioni sanitarie. Giulia vive e lavora a Praga in una Corporate. Nel suo cuore ci sarà sempre un posto speciale per Bologna. Insieme sono Vabbè. Mi sono fatta di peggio che è una Community ma anche un libro pazzesco da leggere. Qui su Lavoro con Stile per aiutarci ad affrontare con ironia la vita e le relazioni in ufficio!

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