10 consigli per aiutare i figli a scegliere la scuola superiore
Come supportare i figli nella scelta dell’istituto superiore
In queste settimane molti giovani adolescenti sono alle prese con una delle prime scelte importanti per il proprio futuro.
Quale istituto scegliere per prepararsi alla vita e al lavoro? Bella domanda.
Alquanto complessa per un ragazzino di appena 13 anni o giù di lì.
Una decisione che può essere meditata e maturata nel tempo grazie a stimoli adeguati provenienti dalla scuola, che in molti casi offre percorsi di orientamento, dalla famiglia ma anche dal confronto con i pari.
Come ha influito il COVID-19 nel processo di scelta?
Sicuramente eliminando quasi del tutto le opportunità di approfondimento e conoscenza diretta quali fiere e openday dedicati agli studenti.
Eppure la scadenza per presentare le domande é vicina, il prossimo 25 gennaio un nome dovrà essere espresso.
In queste settimane ho ricevuto più richieste di consulenza e per tale ragione mettendomi nei panni di molti genitori ho pensato di realizzare una piccola guida per aiutare i ragazzi a inserire la preferenza più in linea alle proprie aspettative.
Non temere di esserti ridotto all’ultimo minuto.
Puoi ancora aiutare tuo figlio a orientarsi con fiducia ed entusiasmo nella direzione giusta.
I consigli che ti propongo saranno inseriti all’interno di 3 dimensioni fondamentali:
* Ascolto e assenza di giudizio: se hai sempre sognato di fare lo psicologo benvenuto! Ti darò alcune indicazioni per stabilire una comunicazione collaborativa e orientata al confronto aperto.
* Autostima: la cura e il rafforzamento della fiducia in se stessi è forse la missione per eccellenza di noi genitori. A riguardo ho in mente qualche suggerimento per te.
* Tu scegli, io sono al tuo fianco: adesso che l’obiettivo è chiaro raggiungiamolo insieme dandoci dei compiti reciproci in quanto entrambi parte attiva del processo di orientamento e scelta.
Pronto a indossare i panni dell’orientatore scolastico?
Proviamoci insieme. Non sottovalutarti per nessuna ragione.
Indossa il sorriso più bello che hai e non dimenticare prima di iniziare di fare scorta di pazienza.
Adesso è il momento di passare all’azione e se hai bisogno di confrontarti sul tema partecipa nei commenti.
Se, invece, hai il piacere di fare un percorso breve sei ancora in tempo!
Richiedi subito una consulenza il 25 gennaio è vicino.
Creare le condizioni per un confronto aperto
Il tuo ruolo é quello del genitore e detto tra noi quando si tratta dei propri figli é dura farsi ascoltare.
Sei del mestiere? Poco importa, sei il padre o la madre quindi sei in discussione.
Ora che abbiamo chiarito che non sarà una passeggiata concentriamoci su come potresti ottenere attenzione e collaborazione dal tuo “bambino” alle prese con decisioni da “adulto”.
Per te alcuni consigli per creare una condizione favorevole al confronto e all’ascolto reciproco!
* Condividi l’idea di volerlo aiutare nella scelta: non conosco la vostra relazione, probabilmente sono mesi o anni che vi confrontate su questo momento, ma tutto può succedere o semplicemente cambiare. Se a pochi giorni dalla scelta ritieni sia importante ritornare sull’argomento é giusto che tu spieghi perché vuoi farlo. Come? Spiega a tuo figlio che sai quanto sia importante per lui questa decisione e che vuoi che senta di avere il supporto di tutta la famiglia. Digli che sei al suo fianco non per decidere al suo posto ma per aiutarlo a vivere serenamente una fase importante della sua vita. Esplicita bene le tue intenzioni e non vergognarti, non temere il rifiuto verbale, insisti con garbo e cerca di comprendere quali aspetti eventualmente lo preoccupano di più. Prometti di essere sincero e di esprimere se serve il tuo disappunto! Non sai quanto è liberatorio per un ragazzo sapere esattamente cosa pensano i suoi genitori, anche quando non si è assolutamente d’accordo. Sembra un paradosso ma è così.
* Preparati: alcune attività dovrai farle da solo altre con tuo figlio per coinvolgerlo e renderlo parte attiva del processo decisionale. Come potresti prepararti? Per prima cosa, se tra un impegno e l’altro ti sei perso le comunicazioni dell’attuale scuola in materia di orientamento, vai a documentarti per sapere esattamente che tipo di supporto ha ricevuto nel corso dell’ultimo anno. Contatta il referente per le attività di orientamento in uscita dell’istituto per ricevere brochure, contatti e tutto quello che può servirti, come ad esempio test o questionari per la rilevazione degli interessi già svolti da tuo figlio insieme alla sua classe. Vuoi prepararti al top? Credo che la risposta sia sì! Bene. Consulta i portali degli istituti di potenziale interesse di tuo figlio e le loro pagine social. Perché? Per riuscire a fornire un’immagine quanto più possibile realistica di una giornata o settimana tipo di studio e delle attività scolastiche intese come la vita in istituto.
Quali informazioni dovrai raccogliere?
* Piano formativo e dettaglio insegnamenti (anno per anno);
* Monte ore settimanale di lezioni e attività extrascolastiche a disposizione (facoltative);
* Testimonianze di ex o alunni in corso (trova video, foto sui social);
* Open-day virtuali o la possibilità di contatti diretti con docenti dell’istituto.
* Crea uno spazio dedicato informale: non sottrarre tempo allo studio o allo svago di tuo figlio, pianifica un momento differente da dedicarvi insieme. Possibilmente senza incursione di fratellini minori o interruzioni telefoniche continue.
* Occorrente: lavorate a tavola seduti uno di fianco all’altro. Cosa potrebbe servirti per le attività insieme?
* Fogli A3, penne e colori;
* Post-it;
* Un pc connesso alla rete.
Quali informazioni dovrai raccogliere?
* Piano formativo e dettaglio insegnamenti (anno per anno);
* Monte ore settimanale di lezioni e attività extrascolastiche a disposizione (facoltative);
* Testimonianze di ex o alunni in corso (trova video, foto sui social);
* Open-day virtuali o la possibilità di contatti diretti con docenti dell’istituto.
* Crea uno spazio dedicato informale: non sottrarre tempo allo studio o allo svago di tuo figlio, pianifica un momento differente da dedicarvi insieme. Possibilmente senza incursione di fratellini minori o interruzioni telefoniche continue.
* Occorrente: lavorate a tavola seduti uno di fianco all’altro. Cosa potrebbe servirti per le attività insieme?
* Fogli A3, penne e colori;
* Post-it;
* Un pc connesso alla rete.
Adesso che hai condiviso gli obiettivi con il tuo giovane studente, hai fissato un momento tutto per voi e hai allestito il vostro setting per l’incontro non ti resta come sempre di portare con te tutto te stesso: adulto, genitore ma anche ciò che eri quando hai vissuto la stessa identica esperienza.
Dimenticavo! Sorriso, pazienza e orecchie! Ascolta, Ascolta, soprattutto dopo aver fatto una domanda!
Lavorare sull’autostima e sulla fiducia personale
Scegliere non è facile a nessuna età!
Nessuno ce lo insegna, anzi. Spesso si ha la sensazione che chi ci sta vicino è più interessato alle conseguenze delle nostre decisioni. Pochi comprendono il turbinio di emozioni che accompagnano ogni istante prima del fatidico passo verso l’ignoto.
I ragazzi giovani, proprio a quest’età, hanno estremamente bisogno di sapere cosa pensano i genitori. Lo dimostrano con un costante atteggiamento altalenante che oscilla da situazioni più conflittuali a totale adesione al pensiero genitoriale.
Supportare nelle decisioni i nostri figli e non sostituirsi a lavoro è difficile ma fondamentale.
Si può prendere, infatti, una decisione sbagliata, ma in fondo, è ciò che si esperisce nella vita di tutti i giorni.
Prepararli alla vita, insegnargli a maturare un proprio pensiero critico frutto di analisi e valutazione dei pro e contro delle situazioni, così come prepararsi all’imprevisto e lavorare sulla frustrazione sono i ferri del mestiere migliori che potremmo fornire in quanto genitori.
Premessa lunga per dire che potrai supportarlo bene nella scelta alimentando la sua autostima e la fiducia nelle sue capacità. Come?
* Valida la sua capacità di giudizio: rassicuralo sul fatto che nessuno è infallibile in materia di scelte. Portagli esempi diversi in cui una sua decisione è andata a buon fine. Se ti metterà davanti dei fallimenti o circostanze, vissute come tali, aiutalo a rielaborare la cosa fornendogli una lente di lettura matura e più obiettiva. Il messaggio che deve arrivare è che ti fidi delle sue valutazioni e che tu sei lì al suo servizio per farlo sentire più sicuro e sereno.
* Scardina pregiudizi: lavora sui pensieri negati del tipo materia sbagliata, prof. persecutori, limiti personali, ansie, competizioni, frustrazioni varie. Parlatene e fa che non si precluda delle scelte per paura, pregiudizio, scarsa fiducia nelle proprie possibilità, influenze tra coetanei. Devi capire cosa pensa. Ti consiglio di raccogliere le informazioni e affrontare le risposte nel tempo. Per alcune potresti aver bisogno dell’aiuto di un prof ad esempio. Però è giusto che tu sappia cosa passa nella testa di tuo figlio.
* Sei forte e ce la farai: questo messaggio deve aleggiare nell’aria come una fragranza. Spesso scegliere un determinato istituto comporta perdere la quotidianità con amici e compagni. Parlane, non minimizzare questo aspetto, cerca di capire i pensieri a riguardo. Eventuale pendolarismo, studio di lingue e materie mai affrontate. Chiedi, non dare per scontato. Ognuno di noi è fragile a modo suo e su fattori scatenanti differenti.
Lo so che stimi tuo figlio e probabilmente glielo dimostri pure. Diglielo. Deponi bastone e carota in quest’occasione. Prepara degli aneddoti che lo incoraggino.
Coinvolgere con attività da svolgere insieme
Siamo arrivati al momento di passare all’azione. Fate subito un esercizio di riscaldamento creativo e poco strutturato. Per poi continuare con attività fianco a fianco.
* Brainstorming: per prima cosa provate a scrivere sui fogli i nomi degli istituti in valutazione.
Guidalo per ogni scuola in un brainstorming. Aiutalo con alcune domande per capire le motivazioni alla base dell’interesse e l’effettiva conoscenza del contesto e degli obiettivi formativi. Individuate pregi, dubbi (materie, pendolarismo, orari, gestione del tempo per lo studio, attività extrascolastiche offerte, alternanza scuola lavoro, referenze varie), curiosità da approfondire.
* Ricercate insieme le informazioni: ricordi il lavoro di preparazione che hai fatto? Adesso proponilo a tuo figlio lasciandolo gestire a lui. Lascia il pc nelle sue mani. Tu puoi piuttosto guidalo nella consultazione dei contenuti. Lascia a lui il piacere della scoperta, dell’esplorazione. Prendete in esame tutto sia aspetti didattici che ludici.
* Tranquillizzalo sul tuo supporto incondizionato di fronte alle conseguenze della sua scelta. Ti sembra che stia correndo un po’ troppo? No fidati. Alcuni ragazzi temono già la bocciatura. È l’età, ci sta, non ti preoccupare. Aiutalo a vivere momento per momento spiegandogli che le paure sono parte naturale di una qualsiasi decisione, e che la famiglia qualunque cosa succeda ci sarà.
Guidalo nella valutazione: prova a condividere un metodo basato su pro e contro, che poi per ognuno, hanno peso diverso chiaramente. Mettilo in contatto con un pezzetto di futuro: aiutalo a confrontarsi con docenti o alunni dei percorsi di suo interesse. La scelta della scuola non è la scelta di una carriera professionale: spiegagli che è normale cambiare idea, sbagliare, stravolgere tutto. Accade a ogni età ed è possibile farlo senza drammi, fallimenti e vergogna. Promuovi leggerezza: incoraggialo ad avere i piedi per terra rispetto ai temi dell’impegno, del sacrificio, dell’importanza di una rinnovata modalità di gestione del tempo ma alleggeriscilo negli eccessi di razionalità o peggio ancora nei tentativi di compiacimento. Prometti e mantieni sincerità: è possibile avere punti di vista anche profondamente diversi. Dì la tua ma rispetta tuo figlio, esci dal tuo punto di vista e sforzati di vedere e comprendere il suo.
Guidalo nella valutazione: prova a condividere un metodo basato su pro e contro, che poi per ognuno, hanno peso diverso chiaramente. Mettilo in contatto con un pezzetto di futuro: aiutalo a confrontarsi con docenti o alunni dei percorsi di suo interesse. La scelta della scuola non è la scelta di una carriera professionale: spiegagli che è normale cambiare idea, sbagliare, stravolgere tutto. Accade a ogni età ed è possibile farlo senza drammi, fallimenti e vergogna. Promuovi leggerezza: incoraggialo ad avere i piedi per terra rispetto ai temi dell’impegno, del sacrificio, dell’importanza di una rinnovata modalità di gestione del tempo ma alleggeriscilo negli eccessi di razionalità o peggio ancora nei tentativi di compiacimento. Prometti e mantieni sincerità: è possibile avere punti di vista anche profondamente diversi. Dì la tua ma rispetta tuo figlio, esci dal tuo punto di vista e sforzati di vedere e comprendere il suo.
Esprimi i tuoi dubbi ma accogli le soluzioni proposte con apertura e curiosità. Non fingere. Se stai per perdere la pazienza, prendi tempo e chiedi di poter pensarci tu e riparlarne dopo che ti sei documentato di più e calmato soprattutto!
Sono sicura che questa situazione vi unirà ancora di più perché vi ascolterete, collaborerete e passando da liti e incomprensioni giungerete a un risultato che anche solo fosse per un pezzetto è costruito e condiviso con te.
Con chi parlare di decisioni importanti se non con la persona che più di tutte vuole vederti felice, realizzato e sereno?!
Come ti capisco. È lo stesso per me con i miei figli, i ragazzi che seguo nelle scelte, i professionisti che a qualunque età decidono di vivere la vita che desiderano.
Ho affrontato anche io bivi e situazioni decisive stressanti…potrei raccontarti ore e ore di chiacchierate a volte particolarmente animate con i miei genitori. Che palestra di vita!
Perché privarlo di tutto questo?!
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Ti aspetto come sempre se ti va nei commenti per continuare il confronto sul tema!
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